Coinspeaker Mexico elegge il nuovo presidente: ecco cosa significa per le criptovalute

Claudia Sheinbaum, ex sindaco di Città del Messico, è stata eletta presidente del Messico, diventando la prima donna a ricoprire questa prestigiosa carica. Questa storica vittoria suggerisce una probabile continuazione delle attuali politiche crittografiche del Messico a causa dell'allineamento di Sheinbaum con il partito al potere Morena e con le politiche del suo predecessore Andres Manuel Lopez Obrador.

L’attuale scena normativa sulle criptovalute in Messico

Il partito Morena non ha proposto un quadro normativo completo per il settore delle risorse digitali. Tuttavia, il governo del partito Sheinbaum ha implementato una tassa del 20% sui guadagni degli investitori in criptovalute. Si chiarisce che:

“In nessun caso si intenderanno beni virtuali come moneta avente corso legale nel territorio nazionale, valuta estera o qualsiasi altro bene denominato in moneta legale o valuta estera.”

Inoltre, la legge FinTech, emanata nel marzo 2018, e altre politiche normative richiedono che le piattaforme di scambio di criptovalute siano registrate secondo gli standard globali antiriciclaggio (AML) e sul finanziamento del terrorismo. In particolare, l’ultima riforma della legge del 7 giugno 2023, ha introdotto concetti come “Blockchain” e “Metaverse” nel quadro normativo, riconoscendo il valore probatorio delle informazioni archiviate nella blockchain e regolamentandole per aumentare la sicurezza.

Tuttavia, la regolamentazione messicana non prevede regole specifiche per i vari tipi di token, come NFT, stablecoin, utility token e CBDC.

Sheinbaum riconsidererebbe la sua posizione sulle criptovalute?

Il Messico è il maggior destinatario delle rimesse provenienti dagli Stati Uniti, rappresentando oltre il 95% del totale delle rimesse ricevute dai messicani. Ciò rappresenta un’opportunità significativa per le criptovalute di semplificare e proteggere questi trasferimenti finanziari. Ma non è chiaro se i recenti sviluppi legati alle criptovalute negli Stati Uniti, guarda caso in concomitanza con le campagne elettorali del Messico, spingerebbero il partito Morena a riconsiderare la sua posizione un po’ disinvolta sulla politica relativa alle criptovalute.

Gli ultimi mesi hanno visto un notevole sviluppo delle criptovalute negli Stati Uniti. Mentre l’ex presidente Donald Trump (il presunto candidato presidenziale repubblicano) accetta donazioni in criptovalute e chiede agli Stati Uniti di mantenere la propria leadership nel settore, la campagna del presidente Biden è in discussione con i membri del settore per ottenere consigli politici. Inoltre, la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha approvato i tanto attesi fondi negoziati in borsa bitcoin spot, e secondo quanto riferito è in procinto di dare il via libera a un prodotto simile per l'ether.

Sheinbaum ha espresso fiducia nel mantenimento di forti legami economici con gli Stati Uniti, indipendentemente dal fatto che Donald Trump o Joe Biden si assicureranno la presidenza. Ha indicato che l’integrazione economica tra Stati Uniti e Messico è sufficientemente solida da sostenere relazioni positive con entrambe le amministrazioni.

Mentre Sheinbaum si prepara a entrare in carica come nuovo presidente, la comunità cripto attende con impazienza di vedere la posizione che adotterà riguardo alle risorse digitali. Sebbene le politiche del suo predecessore abbiano gettato alcune basi, c’è ancora molto spazio per la crescita nelle normative crittografiche del Messico.

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