Secondo CoinDesk, Franklin Templeton, un asset manager con sede nella Silicon Valley con 1,6 trilioni di dollari in gestione, sta espandendo le sue operazioni nello spazio delle risorse digitali. Jenny Johnson, presidente e CEO dell'azienda, ha dichiarato durante una tavola rotonda al Consensus 2024 ad Austin che l'azienda gestisce circa 30 nodi di validazione su 12 diverse blockchain, tra cui Ethereum, Cardano, Stellar e Provenance. Si tratta di un aumento significativo rispetto alle sei reti menzionate sul sito web dell'azienda.

Johnson ha spiegato che il fascino della tecnologia blockchain risiede nella sua capacità di registrare e riconciliare in modo efficiente le transazioni, con conseguente potenziale risparmio sui costi. Ha osservato che Franklin Templeton impiega attualmente centinaia di persone per riconciliare i dati tra i sistemi, un processo che potrebbe essere semplificato con la tecnologia blockchain. La tecnologia offre un'unica "fonte di verità" e registra i tempi delle transazioni in modo più accurato rispetto ai metodi tradizionali, il che potrebbe ridurre i costi e i carichi di lavoro amministrativi.

L’azienda è stata anche pioniera nella tokenizzazione, il processo che rende disponibili asset del mondo reale come fondi e obbligazioni su piattaforme di asset digitali. Johnson ha dichiarato che Franklin Templeton ha lanciato il primo fondo del mercato monetario disponibile on-chain utilizzando la rete Stellar nel 2021, ben prima di concorrenti come BlackRock.

Oltre alle sue operazioni blockchain, Franklin Templeton è anche in attesa di approvazione per lanciare un exchange-traded fund (ETF) per l'ether, la seconda criptovaluta più grande. La società è stata uno degli 11 emittenti approvati per quotare ETF bitcoin spot negli Stati Uniti a gennaio. Johnson ha osservato che mentre molte persone sono attratte dal bitcoin come asset esterno al sistema bancario, gli ETF offrono un modo familiare e regolamentato per ottenere esposizione al mercato degli asset digitali.