Biden usa crypto elezioni

In vista delle elezioni presidenziali di novembre negli USA, il presidente Joe Biden sembra aver cambiato idea sulle crypto. 

Nel corso di questo 2024, infatti, il tono delle sue dichiarazioni in merito, e le azioni intraprese dalla sua amministrazione, sembrano essere decisamente cambiati. 

La fase prima delle ultime elezioni USA: Biden e il rapporto con le crypto 

In realtà, nei primi due anni dell’amministrazione Biden, dall’inizio del 2021 alla fine del 2022, l’atteggiamento nei confronti delle criptovalute è apparso piuttosto favorevole.

Ad esempio, nel marzo 2022 Biden ha firmato un primo ordine esecutivo sulle criptovalute per stabilire una prima strategia federale sugli asset digitali negli USA.

Parallelamente al Congresso degli Stati Uniti, alcuni senatori stavano elaborando un disegno di legge volto a regolamentare il settore crypto. 

Questa prima fase è stata però frutto del consenso che il settore aveva ottenuto nel 2021 grazie all’ultima grande corsa al rialzo, ma era in gran parte destinata a scomparire. 

La seconda fase

Infatti, a partire da maggio 2022, cioè da quando è iniziata quella famosa sequenza di fallimenti innescata dall’ecosistema Terra/Luna e conclusasi a novembre con FTX, i consensi sono calati e l’amministrazione Biden sembrava aver cambiato idea.

A quel punto il suo governo ha iniziato a imporre regole più severe sulle criptovalute e la regolamentazione delle criptovalute al Senato si è bloccata. 

Questa seconda fase è stata caratterizzata da una lotta a tutto campo da parte della SEC contro le criptovalute, spesso conclusasi con vere e proprie sconfitte. 

Inoltre, non bisogna dimenticare che quando è emerso lo scandalo FTX, è emerso che molti politici statunitensi, soprattutto democratici, avevano ricevuto donazioni da Sam Bankman-Fried con fondi prelevati dagli utenti dell’exchange. 

A quel punto era inevitabile che i democratici, di cui fa parte anche Biden, cercassero di prendere le distanze da quel mondo. 

Con la condanna della SBF al 2024, però, le cose sono cambiate.

La terza fase

Negli ultimi 12 mesi sono accadute tre cose che sembrano aver portato l’amministrazione democratica di Joe Biden a cambiare idea. 

La prima è stata la sconfitta in tribunale della SEC contro XRP. Molti pensavano che l’agenzia avrebbe potuto vincere quella causa, ma da quel momento in poi tutta la cortina di fumo costruita dalla SEC attorno al settore crypto ha cominciato a cadere. 

Successivamente la SEC ha perso un’altra battaglia legale, quella per gli ETF spot su Bitcoin, e da quando questi sono effettivamente sbarcati in borsa, nel gennaio di quest’anno, tutto ha cominciato a cambiare per quanto riguarda il rapporto tra gli USA e i mercati delle criptovalute. 

Infine, la condanna di Sam Bankman-Fried per frode ha messo una pietra sopra l'affare FTX. 

La propaganda elettorale

A quel punto erano state poste le basi per un’ulteriore svolta della politica democratica dell’amministrazione Biden nei confronti delle criptovalute. Il resto lo ha fatto la campagna elettorale. 

A quel punto erano state gettate le basi per un’ulteriore svolta nella politica democratica dell’amministrazione Biden nei confronti delle criptovalute. Il resto lo ha fatto la campagna elettorale. 

Biden parte da sfavorito nei confronti del suo avversario Donald Trump, che oltretutto si è schierato apertamente a favore delle criptovalute.

Per Biden il rischio era quello di lasciare all’avversario tutti i voti dei bitcoiner e degli appassionati crypto statunitensi. 

Evidentemente, i democratici si sono resi conto che, nel bel mezzo di una corsa al rialzo, si perdono più voti prendendo posizione contro le criptovalute di quanti se ne guadagnano attaccando i mercati delle criptovalute. 

E così, anche in seguito alle prese di posizioni pubbliche sempre più esplicitamente favorevoli di Donald Trump, Biden sembra davvero aver cambiato idea. 

La svolta durante le elezioni USA: Biden cambia idea sulle crypto

In particolare, nelle ultime due settimane, la campagna elettorale di Biden sembra aver iniziato addirittura a rivolgersi direttamente agli operatori del settore crypto per ottenere indicazioni sulla community e sulle politiche del settore.

Sebbene queste siano solo indiscrezioni provenienti da fonti anonime, queste riferiscono un significativo cambiamento di tono da parte dell’amministrazione democratica di Joe Biden verso il settore crypto, tanto da far trasparire addirittura una possibile volontà di comprendere gli asset digitali e la loro community.

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Inoltre, qualche giorno fa Biden ha espresso la sua contrarietà alla nuova regolamentazione crypto in discussione alla Camera, e questo sembra aver generato una reazione negativa che in questo momento il candidato alla presidenza non può permettersi di sopportare.

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E così, circa due settimane fa, l’amministrazione Biden ha iniziato a contattare i principali operatori crypto statunitensi, probabilmente imponendo alla SEC di approvare gli ETF spot su Ethereum nonostante l’agenzia fosse contraria. 

È da notare però che questa apertura sta lasciando scettici diversi operatori crypto, anche perché sia ​​Biden che Trump hanno cambiato idea più volte nel corso degli anni, rivelandosi quindi inaffidabili da questo punto di vista. 

Ora, preso atto che in campagna elettorale e in piena bullrun tutti i principali candidati presidenziali sembrano favorevoli al settore crypto, bisognerà attendere la conclusione delle elezioni e della bullrun per capire quali siano le reali intenzioni, al di là mera propaganda elettorale fatta di promesse e non necessariamente di azioni concrete.