ens layer-2

Ieri, ENS Labs, la società che si occupa della gestione del servizio decentralizzato Ethereum Name Service, ha presentato una proposta di governance dove invita la community ad espandere la propria dapp in una rete di tipo layer-2.

Non sappiamo ancora nulla del prototipo della rete su cui ENS aspira a migrare: sappiamo solo che come criterio fondamentale la nuova catena deve essere compatibile con EVM, resistente alla censura, decentralizzata e open source.

Anche  il money market Aave e la piattaforma di restaking Etherfi stanno pensando di tuffarsi nel panorama dei layer-2 lanciando una rete proprietaria.

Vediamo tutti i dettagli qui sotto.

ENS vuole lanciare la propria blockchain di livello 2

Ethereum Name Service (ENS), protocollo per la creazione di domini sulla blockchain di Ethereum, sta valutando la possibilità di migrare al livello 2 per risolvere alcune limitazioni tecniche e migliorare l'esperienza dell'utente finale.

È quanto riporta ENS Labs, organizzazione no profit con sede a Singapore che si occupa dello sviluppo della piattaforma ENS, che con una proposta di governance ha condiviso ieri l’idea con la comunità del progetto.

Senza rivelare troppi dettagli, l'azienda ha sottolineato i potenziali vantaggi che il protocollo avrebbe apportato, come una migliore scalabilità con tariffe del gas ridotte e l'introduzione di nuove funzionalità avanzate.

Il nuovo layer-2 dovrà essere necessariamente compatibile con lo standard EVM, oltre che resistente alla censura, decentralized e open source.

Presentazione di ENSv2: la prossima generazione di ENS🎉🎉🎉

ENS Labs è lieta di annunciare la nostra proposta di estendere il protocollo ENS a una rete Layer 2. Questa mossa non riguarda solo la migrazione di parti del protocollo; stiamo ripensando l'architettura da zero! pic.twitter.com/3xM6owTpKk

— ens.eth (@ensdomains) 28 maggio 2024

Dal 2017, ENS si è affermata come piattaforma leader per la registrazione di domini on-chain, diventando a tutti gli effetti il ​​ponte tra Internet tradizionale e il web decentralizzato.

Con il passare del tempo, però, sono cambiate anche le ambizioni di questo protocollo, che ora per diventare davvero mainstream punta a offrire costi del gas inferiori alle commissioni di Ethereum e transazioni più veloci.

La blockchain di Ethereum è effettivamente eccessivamente costosa da utilizzare quando c'è troppa congestione, facendo schizzare alle stelle i costi delle commissioni per eseguire una semplice transazione o approvare uno smart contract.

Se la proposta verrà accettata dalla community, la fase di registrazione del dominio passerà al livello 2, che diventerà la nuova piattaforma per le interazioni degli utenti.

Con l'aggiornamento viene proposto anche un nuovo sistema gerarchico per una gestione più efficace dei domini, dove i titolari di queste risorse avranno accesso a un registro univoco, dove potranno controllare i sottodomini e configurare i resolver.

Inoltre, il passaggio a ENSv2 implica il miglioramento dell’interoperabilità multi-chain, con le funzioni di ENS che saranno portate anche all’interno di altri ecosistemi crittografici.

Non conosciamo ancora i tempi di questa transizione fondamentale nella storia dell'Ethereum Name Service, ma è probabile che la migrazione possa avvenire nel 2025, sempre che la proposta venga approvata.

In merito alla notizia Eskender Abebe, Product and Strategy Manager presso ENS Labs, ha ribadito come il rilascio di Ethereum Improvement Proposal (EIP) 4844, che ha introdotto la funzione di BLOB nei rollup di Ethereum con Dencun, sia stato un fattore di enorme importanza che ha motivato il team a valutare la transizione al layer-2, rendendo di fatto più economiche le transazioni su queste reti di secondo livello. Queste le sue parole:

"Il rilascio di EIP4844 ha reso le reti di livello 2 basate su Ethereum molto più convenienti e scalabili, il che è stato un fattore trainante importante per la proposta ENS."

ENS non sarebbe l’unico top protocollo della blockchain di Ethereum a pensare ad una migrazione presso un layer-2 più scalabile: dopo il recente successo del trend delle soluzioni di ridimensionamento zk-rollup e degli optimistic rollup, con il TVL di questa nicchia che ha superato i 47 miliardi di dollari, sempre più entità puntano a lanciare la propria chain con appoggio su Ethereum.

Uno di questi è Aave, un protocollo di prestito molto famoso che dovrebbe presto completare l'aggiornamento ad Aave V4, con la piattaforma che punta a introdurre un livello di liquidità multi-catena unificato, diventando molto più efficiente sotto tutti gli aspetti.

Il fondatore del progetto, Stani Kulechov, in un recente post su X ha informato la sua community che dopo la V4 Aave potrebbe lanciare la propria rete layer-2, espandendo il suo ecosistema DeFi verso nuovi orizzonti.

Ricordiamo che Aave rappresenta la terza dapp più grande su Ethereum dopo EigenLayer e Lido, con un TVL di 13 miliardi di dollari: se approdasse su una L2, diventerebbe di fatto la più grande rete secondaria di Ethereum, battendo addirittura il leader del settore Arbitrum.

Sarebbe allo stesso tempo anche la terza catena più grande dell'intero settore Defi, dietro Tron e ovviamente la società madre Ethereum.

Non conosciamo i dettagli tecnici del nuovo prodotto, ma sappiamo che il lancio ufficiale è previsto per il 2025.

Questa non è un'esercitazione, Aave Network è previsto che arrivi dopo la V4. https://t.co/a43nNlT114

— Stani^ (@StaniKulechov) 27 maggio 2024

Nei mercati finanziari, i termini "bull" e "bear" sono usati per descrivere le tendenze del mercato. Un mercato "bull" è caratterizzato da prezzi in aumento, mentre un mercato "bear" è caratterizzato da prezzi in calo.

Anche EtherFi, noto protocollo di restaking di ultima generazione con un TVL di 6 miliardi di dollari, ha in programma di costruire un layer-2 proprietario in futuro.

Dopo aver ottenuto risultati enormi sul mercato, come l'introduzione del restaking nativo su L2, il lancio del proprio token come airdrop e il rilascio di una carta di debito per garantire il saldo nel protocollo prendendo in prestito USDC, ora EtherFi punta al passo successivo.

Anche in questo caso, i dettagli di questo passaggio non sono noti, se non che potrebbe probabilmente avvenire nel 2025, contribuendo a rendere le transazioni degli utenti molto più rapide ed economiche.

L'obiettivo del protocollo è migliorare l'esperienza dell'utente ed espandere le sue connessioni con il panorama DeFi, cercando di attrarre quante più risorse e liquidità possibili.

I migliori progetti di Liquid Restaking su#Ethereumdi TVL

I primi 3 più importanti#EtherFi: $3,9 B#Renzo: $3,4 B#PufferFinance: $2,7 B

Con l'estate#Restakingall'orizzonte, @ether_fi inizia a far rotolare la palla come 49° progetto su Binance Launchpool e questa tendenza diventa ancora più... pic.twitter.com/adp3wltjKQ

— Layer2Gather (@layer2gather) 24 aprile 2024

Il mercato delle criptovalute è noto per i suoi cicli di bull e bear. Durante i periodi di bull, i prezzi tendono a salire rapidamente, mentre nei periodi di bear, i prezzi possono scendere drasticamente.