Odaily Planet Daily News Il governo tailandese ha annunciato il lancio di una nuova categoria di visti per nomadi digitali e liberi professionisti. Il visto consente agli uomini di lavorare in Thailandia per quasi un anno, ma i dettagli sui requisiti fiscali e di reddito non sono chiari. Negli ultimi anni, la Thailandia è diventata un hotspot per i nomadi digitali, attirando trader e sviluppatori di criptovalute. Il 28 maggio il governo tailandese ha annunciato misure per rilanciare l’economia locale, compreso l’allentamento di alcune regole sui visti per incentivare il turismo, ha riferito Reuters. Secondo il media locale Khaosod English, il governo tailandese ha lanciato un nuovo visto di destinazione Thailandia (DTV) per gli stranieri che vogliono lavorare in vacanza. La DTV costa 270 dollari (10.000 baht) ed è valida per cinque anni. Il periodo di permanenza di un DTV è di 180 giorni, estensibili di ulteriori 180 giorni previo pagamento della stessa tariffa, consentendo al titolare di lavorare in Thailandia per quasi 12 mesi consecutivi. Il visto richiede che venga fornito un minimo di circa 13.650 dollari (500.000 baht) come sostegno al coniuge e ai figli di coloro che lavorano a distanza in Thailandia. Tuttavia, il nuovo DTV non deve essere confuso con il visto “Thailand Work” per residenti a lungo termine (LTV), spesso definito visto per nomadi digitali. Quest'ultima è più difficile da ottenere e impone un reddito personale medio annuo minimo di 80.000 dollari e una copertura assicurativa sanitaria. I professionisti che lavorano all’estero devono inoltre stipulare un contratto di lavoro con un’azienda che abbia registrato un fatturato complessivo minimo di 150 milioni di dollari negli ultimi tre anni. (Cointelegrafo)