La repressione cinese delle criptovalute sembra incontrare un intoppo.

Nonostante un divieto di due anni, le autorità hanno bloccato operazioni illegali di criptovalute per un valore di miliardi, inclusa un'enorme banca clandestina da 1,9 miliardi di dollari. Questa attività diffusa suggerisce che i cittadini utilizzino le criptovalute come investimento o per spostare denaro all’estero. Gli esperti sostengono che la colpa potrebbe essere nell’applicazione lassista e nella natura decentralizzata delle criptovalute. Sebbene in calo rispetto al periodo pre-divieto, in un anno sono affluiti in Cina 86 miliardi di dollari, evidenziando il continuo interesse per le risorse digitali.

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