Il costo di rimborso del mining di BTC dopo l'halving è di circa $ 45.000. A questi risultati di calcolo sono arrivati gli analisti di#JPMorganChase.
Gli analisti hanno rivisto le loro previsioni precedenti: se prima dicevano che il costo di produzione dopo il dimezzamento della ricompensa per blocco avrebbe raggiunto i 42.000 dollari, ora parliamo di un importo di 3.000 dollari in più:
"In precedenza ci aspettavamo un calo significativo dell'hashrate dopo l'halving, poiché i minatori non redditizi avevano abbandonato la rete Bitcoin. Sembra che ci sia qualche ritardo in questo avvenimento. Con l'hashrate e il consumo energetico attuali, la nostra stima del costo del mining di Bitcoin è di circa 45.000 dollari, che è molto inferiore ai prezzi attuali."
JPMorgan ha osservato che l'interesse temporaneo per il protocollo Runes ha consentito ai minatori di guadagnare normalmente subito dopo l'halving di Bitcoin, quindi l'hashrate non è diminuito immediatamente. Ma questo era un fenomeno temporaneo. Ritengono inoltre che nel medio termine il tasso di rimborso scenderà a 42.000 dollari.
Allo stesso tempo, gli analisti dei gruppi finanziari sono propensi a vedere un potenziale limitato per la crescita del prezzo di#BTCnel prossimo futuro. E hanno affermato che un aumento del prezzo di produzione della prima criptovaluta non fungerà da stimolo alla crescita per i prezzi degli asset. Secondo la loro valutazione, non appena la situazione relativa all'hashrate e all'efficienza del mining si stabilizzerà, l'industria vedrà una diminuzione del valore di #BTC.
Secondo JPMorgan a pesare sulla situazione non sono solo i problemi dei miner, ma anche gli afflussi limitati negli ETF spot americani su Bitcoin. Sebbene, secondo le stime di #Bloomberg, gli afflussi di capitali di maggio negli ETF americani sul Bitcoin abbiano già completamente compensato i deflussi di aprile, si può discutere con questa tesi. A loro contribuisce, secondo JPMorgan, anche la scarsa domanda di fondi crypto a Hong Kong, lanciati a fine aprile 2024.
