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Bybit, un noto scambio di criptovalute supportato dall'ecosistema BitDAO, è stato segnalato ieri dall'autorità di regolamentazione finanziaria francese per non conformità ai requisiti di registrazione all'interno del paese.

L'Autorité des Marchés Financiers (AMF) aveva già inserito l'exchange nella sua lista nera, ma ora potrebbe chiedere davanti a un giudice il blocco della piattaforma in Francia.

Vediamo tutto nel dettaglio di seguito.

Criptovalute e regolamentazione in Francia: AMF mette in guardia gli investitori sulle attività illegali di Bybit

Continuano le tensioni in Europa tra il mondo crypto e diverse normative locali: ieri l'Autorité des Marchés Financiers (AMF), l'organismo di regolamentazione finanziaria francese, ha messo in guardia gli investitori sulla presenza illegale dell'exchange Bybit nel Paese.

La piattaforma di scambio di criptovalute, pur avendo sede operativa a Dubai, fornisce i suoi servizi agli utenti francesi anche se non è registrata come fornitore di servizi di asset digitali (PSAN).

L'AMF aveva già inserito Bybit nella lista nera degli operatori finanziari non autorizzati nel maggio 2022, ma ora riferisce che il sito potrebbe essere chiuso previa richiesta formale a un giudice.

Queste le parole del regolatore francese in un comunicato stampa:

“Le piattaforme non registrate che forniscono questi servizi in Francia sono illegali secondo la legge francese. Bybit non è registrato come fornitore di servizi di risorse digitali."

⚠Ti ricordiamo che la piattaforma di#cryptoasset#trading BYBIT è nella lista nera: non è autorizzata a fornire servizi su asset digitali in Francia.
L'AMF si riserva il diritto di intraprendere azioni legali per bloccare il sito.➡https://t.co/ZadhiUCLgH pic.twitter.com/lID1LC0LQs

– AMF (@AMF_actu) 16 maggio 2024

Non parliamo di testimonianze legate a possibili inadempienze della società o ad attività fraudolente, come quelle svolte da FTX fino al suo fatidico crollo nel novembre 2022, ma semplicemente dell’omissione di alcuni obblighi di registrazione.

La Francia in realtà non vieta l’implementazione di servizi legati alla fornitura di servizi di custodia di asset digitali per conto di terzi, o all’acquisto, vendita e scambio di criptovalute, ma richiede la previa approvazione del PSAN.

Secondo l’organismo di regolamentazione, questo tipo di registrazione consente di preservare l’ordine pubblico attraverso la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, di verificare l’integrità e la competenza dei leader e di imporre misure specifiche per proteggere i risparmiatori.

Recentemente l'AMF ha aggiunto altre piattaforme crypto alla sua lista nera, come 24cryptoforestrading.net e cryptoneyx.io, ma allo stesso tempo ha approvato la registrazione per Gemini, Coinbase e Circle.

Ricordiamo che Bybit, a differenza di altri exchange crypto come Binace, Coinbase, Gemini Gate, BitPanda e Young Platform, non è nemmeno iscritto nel registro degli operatori virtuali presso OAM, e quindi opererebbe senza autorizzazione anche in territorio italiano.

Stessa situazione per Bybit a Hong Kong, dove la regione amministrativa speciale ha emesso un avviso simile a quello diffuso dall'autorità di regolamentazione finanziaria francese.

Nel 2023, la borsa fondata dall'investitore Ben Zhou è stata costretta a lasciare i mercati di Canada e Regno Unito a causa di obblighi finanziari e mancanza di controllo normativo.

Vale però la pena notare come Bybit stia cercando di espandere la propria presenza a livello mondiale, dove le normative appaiono meno restrittive: recentemente ha infatti lanciato un servizio di trading nei Paesi Bassi e in Kazakistan.

La reputazione di Bybit nel settore degli scambi di criptovalute

Nonostante non sia registrato presso gli organismi di regolamentazione in diversi paesi del mondo, Bybit rimane un pilastro nel settore degli scambi di criptovalute.

Attualmente secondo i dati di Coinmarketcap, la piattaforma nelle ultime 24 ore registra un volume di scambi spot pari a 3,7 miliardi e un volume di derivati ​​pari a 16,9 miliardi di dollari. Il 24 febbraio 2024 ha stabilito il record di volumi di scambi, evadendo ordini per oltre 71 miliardi di dollari.

Con questi numeri Bybit si colloca senza dubbio nella TOP 5 dei migliori exchange di criptovalute al mondo, potendo contare anche su un’infrastruttura solida ed efficiente, supportata niente meno che dall’organizzazione autonoma multimiliardaria BitDAO.

Il servizio di analisi CoinGlass colloca Bybit al 3° posto nella classifica dei broker con più open interest su BTC e al 2° per open interest su ETH.

Complessivamente ha circa 12 miliardi di posizioni aperte sui mercati dei derivati.

L'interfaccia utente è semplice e intuitiva e la piattaforma offre funzionalità avanzate molto interessanti come launchpad, trading OTC, copy trading, carta di debito, ecc.

Bybit è presente in 160 paesi diversi e ha una base di utenti di quasi 30 milioni con 1219 criptovalute quotate sulla sua piattaforma.

Secondo Dune Analytics, ad aprile 2023 le riserve totali di Bybit ammontavano a circa 1,6 miliardi di dollari, di cui 950 milioni in stablecoin, 350 milioni in ETH e circa 300 milioni in BIT e altri token. Nell’ottobre 2021 questi dati hanno raggiunto il picco storico a 2,2 miliardi di dollari.