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Ieri è successo qualcosa sul mercato Bitcoin che consente previsioni positive sul suo prezzo per le prossime settimane. Le previsioni sono diventate positive anche per quanto riguarda la politica monetaria della Fed.

La questione dell'inflazione

Ieri, infatti, sono stati diffusi i dati sull'inflazione negli USA per il mese di aprile.

I risultati si sono rivelati decisamente positivi, anche se in linea con le previsioni.

Il tasso generale annuo di inflazione è sceso dal 3,5% al ​​3,4%, dopo essere aumentato per due mesi. Tuttavia, il livello attuale è ancora significativamente superiore al 3% di giugno 2023.

Ma ciò che interessa di più ai mercati finanziari è il tasso di inflazione core annuale, cioè al netto dei prodotti alimentari ed energetici, perché risulta molto meno volatile e molto più rappresentativo dell’andamento generale.

Il fatto è che il tasso di inflazione di fondo è tornato a diminuire.

Questo, a differenza di quello generale, non è mai aumentato da maggio dell'anno scorso, anche se la sua discesa dal 5,3% di un anno fa ha segnato tre fermate. La prima a novembre 2023, quando si è fermato al 4% rispetto al mese precedente, e la seconda a gennaio 2024, quando si è fermato al 3,9% rispetto al mese precedente.

Anche a marzo si era fermato al 3,8%, a febbraio, quindi per ben sei mesi consecutivi era sceso solo di 0,3 punti percentuali, ad un tasso di 0,1 punti percentuali ogni due mesi.

Ieri questa tendenza si è fermata, perché la diminuzione è stata di soli 0,2 punti percentuali in un mese. In pratica, da novembre 2023 a marzo 2024, era diminuita di 0,2 punti percentuali in 4 mesi, mentre ad aprile è bastato un mese per diminuire di altri 0,2 punti percentuali.

La politica monetaria della Fed e le previsioni sul prezzo del Bitcoin

Da novembre in poi, le possibilità che la Fed possa iniziare a tagliare i tassi di interesse sono lentamente diminuite.

Da luglio dell'anno scorso i tassi di interesse sono stati fissati al 5,5% e, nonostante i mercati fossero convinti che la Fed avrebbe potuto iniziare a tagliarli già a marzo, finora non lo ha ancora fatto.

In questo momento i mercati sono assolutamente convinti che la Fed non taglierà i tassi nemmeno a giugno, mentre c'è una probabilità leggermente più alta che possano tagliarli già a luglio.

Tuttavia, la maggior parte degli analisti sostiene che prima di settembre non ci sono molte probabilità di un taglio, anche se alla luce dei dati di ieri, le possibilità di un primo taglio a settembre sono aumentate notevolmente.

Non bisogna dimenticare che il 5 novembre negli USA ci sono le elezioni e il 18 settembre potrebbe essere l'unica vera occasione per la Fed di tagliare i tassi prima delle elezioni, favorendo così l'attuale governo.

Tuttavia, bisogna ricordare che il presidente della Fed, Jerome Powell, è stato nominato dal repubblicano Donald Trump nel 2018, anche se negli ultimi anni ha governato in apparente armonia con il governo democratico di Joe Biden.

Una cosa che la Fed ha già annunciato è l'allentamento del QT a partire da giugno.

Il prezzo del Bitcoin

Ieri le borse statunitensi hanno reagito molto bene ai dati sull'inflazione, anche se si sono rivelati perfettamente in linea con le previsioni.

Quel -0,2% in un solo mese per l'inflazione di fondo ha comunque portato un po' di ottimismo, tanto che ad esempio l'indice S&P500 è balzato dell'1,1%, il che non è male per i mercati azionari tradizionali.

Si noti che con il balzo di ieri, è stato stabilito un nuovo massimo annuale per il 2024, che è anche il massimo storico.

Si potrebbe anche dire che questa situazione è leggermente euforica, tanto che anche Bitcoin ha reagito molto bene.

Il prezzo del BTC è ancora inferiore dell'11% rispetto ai massimi assoluti di marzo, ma si sta riprendendo in modo significativo rispetto ai 57.000 $ del 2 maggio.

Ieri ha fatto un piccolo balzo del 7%, riportandolo ai livelli del 24 aprile, quattro giorni dopo il dimezzamento.

La Fed e le previsioni sul prezzo del Bitcoin

Secondo gli analisti di Bitfinex, gli investitori potrebbero aver interpretato i dati sull’inflazione di ieri come l’inizio di un cambiamento di tendenza.

L'idea è che l'interesse per il rischio potrebbe tornare, come dimostrato dai nuovi massimi dell'S&P500, innescando un nuovo trend rialzista.

Gli analisti di Bitfinex sottolineano che ieri il prezzo del Bitcoin è balzato immediatamente di circa il +2,5% subito dopo la notizia sull'inflazione, nonostante i dati rilasciati fossero perfettamente in linea con le aspettative.

Inoltre, la Fed ha annunciato l'intenzione di ridurre il quantitative tightening a partire da giugno, e tutto ciò è considerato favorevole per gli asset rischiosi.

Tuttavia, gli analisti sottolineano che l'inflazione è ancora sopra il 3% e che i dati sull'inflazione PPI hanno anche mostrato un terzo aumento mensile consecutivo l'altro ieri. Per questo motivo, non danno per scontato che la Fed stia già considerando lo scenario attuale adatto per iniziare a tagliare i tassi.

Sembra quindi che ancora una volta i mercati finanziari abbiano cercato di anticipare il cambio di tendenza, che però potrebbe non essersi ancora del tutto verificato, e questo rende teoricamente possibile un'inversione della situazione in caso di eventi negativi inattesi.

Tuttavia, se non ci fossero state sorprese negative, ieri avrebbe potuto essere l'inizio del tanto atteso cambio di tendenza che si attendeva da settimane.