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Ieri Tether, il più grande emittente di stablecoin al mondo, ha identificato e bloccato 12 indirizzi crypto per un valore totale di 5,2 milioni di USDT, dopo aver rilevato origini sospette da falsi tentativi di phishing.

Con questa mossa, la società con sede nelle Isole Vergini britanniche riafferma il proprio impegno e dedizione nella lotta alle truffe e alle attività illecite nel settore delle criptovalute.

Pochi giorni fa, la stessa Tether è stata oggetto di scandalo dopo che il CEO di Ripple Brad Garlinghouse ha gettato fango contro USDT esprimendo preoccupazione per le imminenti azioni normative del governo degli Stati Uniti.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Notizie cripto: Tether blocca 5,2 milioni di USDT riciclati con falsi schemi di phishing

Tether, famoso emittente di stablecoin, continua a mettere i bastoni tra le ruote a tutti gli hacker e truffatori del settore crypto.

Ieri la società crittografica ha identificato e congelato token USDT per un valore complessivo di 5,2 milioni di dollari, provenienti da attività di riciclaggio di denaro tramite falso phishing.

L’allarme sull’illegalità dei fondi era stato lanciato dalla società di analisi on-chain MisTrack, che poche ore prima dell’azione di Tether, aveva segnalato come le crypto si fossero spostate su 12 diversi indirizzi di Ethereum.

⚠Avviso MistTrack🧐

Proprio ora,#Tetherha congelato circa 5,2 milioni di $USDT su 12 indirizzi. Questi indirizzi sono associati agli indirizzi contrassegnati come "Indirizzo vietato USDT" da #MistTrack.https://t.co/OzPQkfCehS pic.twitter.com/msAShbbl73

— MistTrack🕵 (@MistTrack_io) 14 maggio 2024

Immediatamente i fondi, presi di mira come proventi di phishing, ottenuti attraverso un particolare tipo di truffa che inganna le vittime con indirizzi falsi, sono stati congelati e inseriti nella Black List di Tether.

Ormai da diversi anni la società, impegnata a gestire l’emissione di USDT e a controllarne le transazioni on-chain, combatte le attività illecite nel mondo crypto svolte attraverso le sue stablecoin.

Solitamente quando in questo contesto Tether rileva tentativi di riciclaggio di denaro, truffe, attacchi di hacking, falsi tentativi di phishing, aggiunge un blocco al portafoglio della persona responsabile di queste attività e gli impedisce di scambiare le criptovalute, rendendo le monete prive di valore.

Al momento possiamo contare un totale di 1.476 indirizzi aggiunti alla Black List di Tether, per un totale di 1,1 miliardi di USDT bloccati.

Recentemente l'azienda aveva bloccato un'altra truffa online gestita da criminali che si spacciavano per supporto tecnico crittografico, riuscendo a sospendere 1,4 milioni di USDT grazie anche alla collaborazione del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e del Federal Bureau of Investigation (FBI).

Tether ha inoltre più volte riaffermato la solidità del suo prodotto di punta USDT, nonostante le critiche di diversi detrattori, sottolineando la trasparenza dell'asset, garantito con contanti, titoli del Tesoro USA, contratti di riacquisto inverso overnight, fondi del mercato monetario, depositi garantiti, Bitcoin e metalli preziosi.

La stabilità finanziaria di Tether è stata ulteriormente rafforzata dagli ultimi dati trimestrali del colosso del settore delle stablecoin, i cui profitti hanno raggiunto il valore record di 4,5 miliardi di dollari.

Paolo Ardoino risponde alle provocazioni del CEO di Ripple ed elogia i risultati di Tether nel mondo crypto

Recentemente abbiamo assistito ad un tentativo piuttosto bizzarro di destabilizzare il trono di Tether da parte di un noto concorrente nel settore crypto, con critiche che non hanno dovuto attendere per ricevere una risposta immediata ed essere bollate come fake news.

Tutto è iniziato quando il Rapporto delle Nazioni Unite ha individuato USDT come la crypto preferita dai truffatori che cercano di riciclare denaro, creando un delirio mediatico attorno a Tether, da sempre venerato come perfettamente conforme alle normative statunitensi e quindi contrario ad attività illecite svolte con la propria valuta.

A pochi giorni dalla scioccante notizia, il CEO di Ripple Brad Garlinghouse, nel corso di un interessante podcast, ha sottolineato come “Il governo degli Stati Uniti stia dando la caccia a Tether“ esprimendo preoccupazione per una possibile indagine federale sulla società con sede operativa a Hong Kong e sede legale a le Isole Vergini Britanniche.

Garlighouse ha criticato anche Paolo Ardoino, definendolo un “amministratore delegato disinformato” riguardo fatti potenzialmente dannosi per il proprio business.

Il CEO di Tether si è subito schierato contro X per contrastare le dichiarazioni di Garlinghouse, definendo false le sue dichiarazioni e insinuando che fosse spinto dall’imminente lancio della stablecoin di Ripple che potrebbe competere con USDT.

Ardoino ha poi difeso la posizione della sua azienda elencando tutti i risultati raggiunti e le azioni positive nel sostenere un ambiente crypto dove prevale la legalità e dove si combattono truffe, hack e fake phishing.

In particolare, il miliardario italo-americano ha sottolineato come, a causa di diverse irregolarità, nel gennaio 2022 Tether abbia bloccato 3 indirizzi contenenti 150 milioni di dollari, per poi congelare altri 360 milioni di USDT entro la fine dell'anno.

Più recentemente, nel novembre 2023, la società ha sequestrato indirizzi contenenti 225 milioni di USDT collegati al presunto traffico di esseri umani nel sud-est asiatico. 

Vale anche la pena notare come negli ultimi anni l’azienda abbia collaborato con 24 agenzie di polizia in oltre 40 paesi, lavorando su circa 339 richieste di blocco del portafoglio solo negli ultimi 3 anni.

Tether ha anche offerto controlli sul mercato secondario per congelare i beni collegati a soggetti sanzionati elencati nell'Office of Foreign Assets Control Specially Designated Nationals degli Stati Uniti, oltre ad offrire la sua disponibilità a società di monitoraggio on-chain come Chainalysis.

Si dice che un CEO in uniforme, alla guida di una società indagata dalla SEC, che lancia una stablecoin competitiva (cui prodest), diffonda la paura per USDt.

Permettimi di darti un aggiornamento sulla sicurezza dell'ecosistema Tether USDt.

USDt è la stablecoin più utilizzata al mondo, con...

— Paolo Ardoino 🍐 (@paoloardoino) 13 maggio 2024

Tutto ciò sottolinea la posizione intoccabile di Tether, in quanto custode del mondo delle criptovalute impegnato a preservare l’integrità del settore e a combattere le attività illecite.