Solana dogecoin pepe crypto Infatti nelle ultime 24 ore i volumi di scambio complessivi del token PEPE sugli exchange crypto è stato di circa 3,8 miliardi di dollari, mentre SOL non ha superato i 2,4 miliardi e DOGE è rimasto sotto gli 1,7. Anche BNB non è andato oltre i 2 miliardi, quindi escludendo le stablecoin solo Bitcoin ed Ethereum hanno fatto meglio di Pepe, con rispettivamente 24,7 miliardi e 11,5. In altri termini, tra le vere criptovalute nelle ultime 24 ore Pepe è stata la terza in assoluto più scambiata, dopo BTC e ETH, superando tutte le altre. Il boom della crpyto Pepe: superate Dogecoin e Solana Tecnicamente Pepe non è una vera criptovaluta, ma un token su Ethereum. Appartiene alle cosiddette meme-coin, di cui Dogecoin è la principale rappresentante. Ieri però Pepe non è stata solamente la meme-coin più scambiata, ma anche in assoluto l'altcoin più scambiata, dato che ormai sia Bitcoin che Ethereum fanno storia a sè. A dire il vero questo boom di Pepe è iniziato due giorni fa, quando il prezzo si è portato sopra i 9 milionesimi di dollaro. In seguito è salito anche sopra i 10 milionesimi, facendo segnare il nuovo massimo storico assoluto oggi a quota 11,4 milionesimi di dollaro. Il precedente record era del 13 marzo, ovvero il giorno precedente al nuovo massimo storico di Bitcoin, quando il prezzo del token PEPE toccò per la prima volta nella sua storia i 9 milionesimi di dollari. Quindi l'incremento da allora non è stato particolarmente elevato, anche perchè a metà aprile era sceso fin sotto i 5 milionesimi. Trattandosi di una meme-coin ha un prezzo molto volatile, e sorretto solo dalla speculazione o dalla community che segue questa memecoin. Meme-coin e meme-stock Il boom di Pepe degli ultimi giorni molto probabilmente è stato innescato da un nuovo boom delle cosiddette meme-stock sulle borse tradizionali. In questo momento la meme-stock per eccellenza è GameStop (GME), che nelle ultime tre sedute della borsa di New York ha guadagnato addirittura il 160%. Anche in questo caso si tratta di titoli prettamente speculativi, tanto che un +% in tre sedute sulle borse tradizionali è davvero qualcosa di molto anomalo. In realtà la risalita del titolo GME è partita già il 2 maggio, quando nel giro di meno di una decina di giorni il suo prezzo è passato da 11$ a quasi 20$. Solo che la risalita non si è fermata lì. Infatti, probabilmente anche grazie ad un'azione organizzata e coordinata degli investitori retail che seguono l'andamento di questo titolo, è ripresa lunedì, portando ieri il prezzo a quasi 65$. In seguito però c'è stata una correzione, con il prezzo tornato sotto i 50$. Da notare che non si tratta dei massimi assoluti, dato che in una situazione abbastanza simile a gennaio 2021 arrivò addirittura a superare i 120$. Il mese successivo finì per crollare sotto i 10$, ma poi rimbalzò. A partire da dicembre 2021, quando finì l'ultima grande bullrun, il prezzo delle azioni GameStop iniziò una lenta discesa che, nel giro di due anni e mezzo lo portò da 40$ a meno di 10$. Questa discesa si è interrotta proprio a fine aprile 2024, e sempre poco sotto i 10$, ovvero lo stesso livello di prezzo sui cui rimbalzò a febbraio 2021. Ancora al primo di maggio il prezzo era attorno a 11$, poi con tre balzi si è riportato prima sopra i 15$, poi sopra i 20$, e poi anche sopra i 40$. Ora questa sequenza di balzi potrebbe anche essersi interrotta, anche se non va dimenticato che dai 48$ attuali al massimo storico di 120$ in teoria c'è ancora molto spazio. Dogecoin e Solana: volumi battuti dalla crypto PEPE Da notare che il balzo della meme-coin Pepe non è stato replicato dalla principale meme-coin al mondo, ovvero Dogecoin. DOGE ad esempio è l'unica meme-coin presente nella top 10 delle criptovalute a maggior capitalizzazione di mercato, mentre Pepe è solamente al 27° posto con una capitalizzazione che è di quattro volte e mezzo inferiore a quella di Dogecoin. Tuttavia da un po' di tempo a questa parte il prezzo di DOGE ha perso un po' di volatilità, forse proprio a causa della sua relativamente elevata capitalizzazione di mercato. Dogecoin addirittura perde il 2,5% nelle ultime 24 ore, e più del 9% negli ultimi 30 giorni. Dopo la risalita di marzo sopra gli 0,10$ ha iniziato un periodo di lateralizzazione che è ancora in corso. Da notare che è ancora a -80% dai massimi storici del 2021. In teoria anche Solana avrebbe potuto beneficiare da questo rinnovato, ma breve, interesse nei confronti delle meme-coin. Infatti molte nuove meme-coin sono state emesse sulla blockchain di Solana. E invece SOL sta perdendo l'1,7% nelle ultime 24 ore, e negli ultimi 30 giorni è sotto del 5,5%. Il trend del prezzo di Solana risulta invece molto più simile a quello di Bitcoin ed Ethereum, cosa che rivela che probabilmente non sono molti i SOL che vengono utilizzati per spostare i token delle meme-coin sulla blockchain di Solana. Altre meme-coin Sebbene Pepe sia, tra le principali meme-coin, quella che ha fatto registrare le performance di prezzo migliori negli ultimi giorni, ce ne sono anche altre che stanno performando bene ultimamente. Innanzitutto Floki, il cui prezzo è aumentato del 10% nelle ultime 24 ore. Da notare che il prezzo attuale di Floki è solamente del 37% inferiore ai suoi massimi storici del 2021, ovvero paradossalmente in linea con il -41% di ETH. In teoria Floki dovrebbe muoversi in modo simile a Dogecoin, ed invece sta seguendo di più il trend di Pepe, da un lato, e di Ethereum dall'altro. Va comunque ricordato che Pepe nel 2021 non c'era ancora. Un'altra meme-coin che sta performando relativamente bene è Bonk, basata su Solana, anche se nelle ultime 24 ore ha fatto segnare solamente un timido +1,5%. Anche Bonk nel 2021 non c'era, ma nonostante ciò è a -47% dai massimi di marzo. Stupisce invece molto il -6% nelle ultime 24 ore di WIF (dogwifhat), ovvero la meme-coin su Solana che in teoria dovrebbe comportarsi in modo simile a Floki o Dogecoin. WIF esiste solo da dicembre, ed in questo momento è a -40% dai massimi di marzo. L'altra grande meme-coin, SHIB (Shiba Inu), è clamorosamente stabile ormai da due mesi, tanto che il suo comportamento sui mercati non sembra nemmeno più tanto simile a quello di una meme-coin. Il suo prezzo comunque è a -73% dai massimi del 2021, in linea con quello di DOGE da questo punto di vista.

I volumi di scambi giornalieri della criptovaluta Pepe hanno superato quelli di Dogecoin e Solana.

Nelle ultime 24 ore, infatti, il volume totale degli scambi del token PEPE sugli exchange crypto è stato di circa 3,8 miliardi di dollari, mentre SOL non ha superato i 2,4 miliardi e DOGE è rimasto sotto 1,7.

Anche BNB non ha superato i 2 miliardi, quindi escludendo le stablecoin solo Bitcoin ed Ethereum hanno sovraperformato Pepe, rispettivamente con 24,7 miliardi e 11,5.

In altre parole, tra le vere criptovalute delle ultime 24 ore Pepe è stata la terza più scambiata in assoluto, dopo BTC ed ETH, superando tutte le altre.

Il boom della crypto Pepe: supera Dogecoin e Solana

Tecnicamente Pepe non è una vera criptovaluta, ma un token su Ethereum.

Appartiene alle cosiddette monete-meme, di cui Dogecoin è il principale rappresentante. 

Ieri, tuttavia, Pepe non è stata solo la moneta-meme più scambiata, ma anche l'altcoin più scambiata in assoluto, dal momento che sia Bitcoin che Ethereum stanno ormai facendo la storia da soli.

A dire il vero il boom di Pepe è iniziato due giorni fa, quando il prezzo ha superato i 9 milionesimi di dollaro.

Successivamente è risalito anche sopra i 10 milionesimi, fissando oggi il nuovo massimo storico a 11,4 milionesimi di dollaro. 

Il record precedente risale al 13 marzo, il giorno prima del nuovo massimo storico di Bitcoin, quando il prezzo del token PEPE ha toccato per la prima volta nella sua storia i 9 milionesimi di dollaro.

Quindi l'incremento da allora non è stato particolarmente elevato, anche perché a metà aprile era sceso sotto i 5 milionesimi. 

Essendo una meme-coin, ha un prezzo molto volatile, sostenuto solo dalla speculazione o dalla comunità che segue questo memecoin. 

Meme-moneta e meme-stock

Il recente boom di Pepe negli ultimi giorni è stato molto probabilmente innescato da un nuovo boom dei cosiddetti titoli meme sulle borse tradizionali. 

In questo momento il meme-stock per eccellenza è GameStop (GME), che nelle ultime tre sedute della Borsa di New York ha guadagnato addirittura il 160%. 

Anche in questo caso si tratta di titoli puramente speculativi, tanto che un +% in tre sedute sulle Borse tradizionali è davvero qualcosa di molto anomalo. 

In realtà, il rialzo del titolo GME è iniziato il 2 maggio, quando in meno di dieci giorni il suo prezzo è passato da 11 dollari a quasi 20 dollari. 

Solo che la salita non si è fermata qui. 

Infatti, probabilmente anche grazie ad un'azione organizzata e coordinata degli investitori retail che seguono l'andamento di questo titolo, questo ha ripreso lunedì, portando ieri il prezzo a quasi 65 dollari. 

Tuttavia, in seguito si è verificata una correzione, con il prezzo che è tornato sotto i 50 dollari. 

Da notare che non si tratta di massimi assoluti, dato che in una situazione abbastanza simile a gennaio 2021 ha addirittura superato i 120 dollari. 

Il mese successivo finì per crollare sotto i 10 dollari, per poi riprendersi. 

A partire da dicembre 2021, quando si è conclusa l’ultima grande corsa al rialzo, il prezzo delle azioni GameStop ha iniziato una lenta discesa che, nel giro di due anni e mezzo, lo ha portato da 40 dollari a meno di 10 dollari. 

Questo calo si è interrotto proprio alla fine di aprile 2024, e sempre appena sotto i 10 dollari, che è lo stesso livello di prezzo a cui è risalito nel febbraio 2021. 

Anche il primo maggio il prezzo era intorno agli 11 dollari, poi con tre balzi si è riportato sopra i 15 dollari, poi sopra i 20 dollari, e poi ancora sopra i 40 dollari. 

Ora questa sequenza di balzi potrebbe essersi interrotta, anche se non va dimenticato che dagli attuali 48 dollari al massimo storico di 120 dollari in teoria c’è ancora molto spazio. 

Dogecoin e Solana: volumi battuti dalla crypto PEPE

Vale la pena notare che l’impennata della moneta meme Pepe non è stata replicata dalla principale moneta meme del mondo, vale a dire Dogecoin. 

DOGE ad esempio è l’unica meme-coin presente nella top 10 delle criptovalute per capitalizzazione di mercato, mentre Pepe è solo al 27esimo posto con una capitalizzazione di mercato quattro volte e mezzo inferiore a quella di Dogecoin. 

Tuttavia, da qualche tempo il prezzo del DOGE ha perso una certa volatilità, forse a causa della sua capitalizzazione di mercato relativamente elevata. 

Dogecoin perde addirittura il 2,5% nelle ultime 24 ore e oltre il 9% negli ultimi 30 giorni. 

Dopo essere salito sopra quota 0,10$ a marzo, ha iniziato un periodo di movimento laterale che è ancora in corso. 

Da notare che è ancora in calo dell’80% rispetto ai massimi storici del 2021. 

In teoria, anche Solana avrebbe potuto beneficiare di questo rinnovato, seppur breve, interesse per le monete meme. In effetti, molte nuove monete meme sono state emesse sulla blockchain di Solana. 

E invece il SOL perde l'1,7% nelle ultime 24 ore, e negli ultimi 30 giorni è giù del 5,5%. 

L’andamento del prezzo di Solana è invece molto più simile a quello di Bitcoin ed Ethereum, il che rivela che probabilmente non sono molti i SOL utilizzati per spostare i token meme-coin sulla blockchain di Solana. 

Altre monete-meme

Sebbene Pepe sia, tra le principali meme-coin, quella che ha fatto registrare le migliori performance di prezzo negli ultimi giorni, ce ne sono anche altre che stanno andando bene ultimamente. 

Primo fra tutti Floki, il cui prezzo è aumentato del 10% nelle ultime 24 ore. 

Da notare che il prezzo attuale di Floki è inferiore solo del 37% rispetto ai massimi storici del 2021, paradossalmente in linea con il -41% di ETH. 

In teoria Floki dovrebbe muoversi in modo simile a Dogecoin, ma invece sta seguendo più il trend di Pepe da un lato, ed Ethereum dall’altro. 

Va ricordato che Pepe non c’era ancora nel 2021. 

Un'altra meme-coin che sta andando relativamente bene è Bonk, basata su Solana, anche se nelle ultime 24 ore ha registrato solo un timido +1,5%.

Anche Bonk nel 2021 non c'era, ma nonostante questo è in calo del -47% dai massimi di marzo. 

Ciò che sorprende, però, è il calo del -6% nelle ultime 24 ore di WIF (dogwifhat), la meme-coin di Solana che teoricamente dovrebbe comportarsi in modo simile a Floki o Dogecoin. Il WIF esiste solo da dicembre e al momento è in calo del 40% rispetto ai massimi di marzo. 

L’altra grande moneta-meme, SHIB (Shiba Inu), è rimasta notevolmente stabile ormai da due mesi, tanto che il suo comportamento sui mercati non assomiglia più nemmeno tanto a quello di una moneta-meme. 

Il suo prezzo, però, è in calo del -73% rispetto ai massimi del 2021, in linea con quello di DOGE da questo punto di vista.