L'8 maggio, Charles Hoskinson, cofondatore e CEO di IOG, ha discusso le sue preoccupazioni riguardo all'approccio dell'amministrazione Biden alla regolamentazione delle criptovalute in un video di YouTube intitolato "Biden and Crypto". Hoskinson ha evidenziato diverse questioni chiave che l'industria americana delle criptovalute deve affrontare, in particolare nel contesto delle pratiche normative e delle potenziali azioni legislative:

  1. Regolamento mediante applicazione:

    • Hoskinson ha criticato l’attuale amministrazione statunitense per la sua pratica di “regolamentazione attraverso l’applicazione” piuttosto che attraverso leggi chiare e consolidate. Questo approccio, secondo lui, ha comportato significative perdite di posti di lavoro e la migrazione delle attività legate alle criptovalute fuori dagli Stati Uniti. Ha citato l'esempio della fondazione di Ethereum in Svizzera e della successiva creazione di oltre 1.290 aziende lì, contribuendo a un valore di mercato di oltre 380 dollari miliardi. Ha sostenuto che molte di queste aziende avrebbero potuto avere sede negli Stati Uniti se il contesto normativo fosse stato più favorevole.

  2. Minaccia di veto di Biden:

    • L'amministrazione ha recentemente indicato che il presidente Biden porrà il veto alla legislazione che consente alle società finanziarie altamente regolamentate di custodire Bitcoin e altre criptovalute. Questa affermazione faceva parte di una critica più ampia a una risoluzione (H.J.Res.109) che Hoskinson vede come un tentativo da parte del ramo legislativo di creare normative più accomodanti per l'industria delle criptovalute. L’amministrazione sostiene che la risoluzione interromperebbe gli sforzi della Securities Exchange Commission (SEC) per proteggere gli investitori.

  3. Inadeguatezza storica delle normative:

    • Hoskinson ha tracciato un parallelo tra l’attuale scenario normativo e i casi storici in cui erano necessarie nuove leggi per affrontare le tecnologie emergenti. Ha criticato l'amministrazione per aver fatto affidamento sul Securities Exchange Act del 1933 per regolamentare le moderne risorse digitali, che a suo avviso sono troppo complesse e varie per essere disciplinate efficacemente secondo le vecchie leggi. Ha affermato che le criptovalute potrebbero agire contemporaneamente come materie prime, titoli, valute, punti fedeltà e token non fungibili (NFT), il che complica il quadro normativo.

  4. Implicazioni per il futuro dell'industria crittografica statunitense:

    • Nelle sue osservazioni conclusive, Hoskinson ha lanciato un duro avvertimento riguardo alle elezioni di novembre, suggerendo che un voto per Biden potrebbe essere dannoso per il futuro dell'industria americana delle criptovalute. Ha accusato l’amministrazione di voler “distruggere” il settore attraverso politiche restrittive e un’applicazione incoerente delle norme.