Taiwan ha modificato le sue normative antiriciclaggio (AML) per combattere le frodi e rafforzare le misure antiriciclaggio (AML) per i fornitori di servizi di asset virtuali.

Il Ministero della Giustizia di Taiwan ha proposto modifiche alle leggi antiriciclaggio esistenti che potrebbero imporre pene detentive fino a due anni per le aziende non conformi e multe fino a 1,5 milioni di dollari. Gli emendamenti proposti saranno inviati al parlamento nazionale di Taiwan per la revisione.

La legge è stata proposta dallo yuan esecutivo di Taiwan chiamata “Le nuove quattro leggi per combattere la frode”. Le modifiche mirano a rafforzare la repressione delle frodi e a regolamentare rigorosamente le misure di prevenzione del riciclaggio di denaro per i fornitori di servizi crittografici.

Le quattro componenti critiche della normativa modificata includono le norme sulla prevenzione dei danni derivanti dalla frode, la legge sulla prevenzione del riciclaggio di denaro, la legge sulle indagini tecnologiche e sulla sicurezza e la legge sulla sicurezza e la supervisione delle comunicazioni.

Il cambiamento più notevole deriva dalla nuova legge sulla prevenzione del riciclaggio di denaro che prende di mira i fornitori di servizi di asset virtuali. I VASP che violano la legge dovranno affrontare sanzioni più severe in caso di mancata conformità.

Sono state apportate tre distinte modifiche a questa legge, richiedendo requisiti di registrazione rivisti e restrizioni per i commercianti di valuta nazionali e internazionali.

Secondo le leggi recentemente modificate, i fornitori di servizi di asset virtuali rischiano il carcere fino a due anni se offrono i propri servizi senza registrarsi presso la dovuta autorità.

È stata introdotta una nuova categoria giuridica per i reati di riciclaggio legati ai conti di pagamento di terzi e ai conti virtuali.

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Le sanzioni per l'utilizzo di conti di terzi per il riciclaggio di denaro potrebbero portare a pene detentive da sei mesi a cinque anni e multe fino a 50 milioni di dollari taiwanesi (1,5 milioni di dollari).

Il vice ministro della giustizia di Taiwan, Huang Mou-hsin, ha affermato che, in base alle disposizioni attuali, le autorità possono penalizzare solo a livello amministrativo le società di criptovalute non conformi. Tuttavia, la nuova proposta di legge criminalizza tale comportamento con multe salate e carcere.

La proposta di legge farebbe sì che le piattaforme straniere di criptovaluta rischierebbero sanzioni penali a meno che non stabiliscano aziende locali e non richiedano la registrazione antiriciclaggio.

L’ultima proposta arriva un paio di mesi dopo che l’autorità di regolamentazione dei titoli del paese ha dichiarato che avrebbe proposto nuove leggi per le risorse digitali entro settembre di quest’anno.