Come riportato da CoinDesk, la recente ricerca di Standard Chartered approfondisce le implicazioni delle politiche fiscali statunitensi e il loro potenziale impatto sul mercato delle criptovalute. L’analisi della banca d’investimento suggerisce che il crescente rischio di dominio fiscale degli Stati Uniti, caratterizzato dalla monetizzazione del debito pubblico da parte della Federal Reserve, potrebbe rafforzare l’attrattiva delle criptovalute come asset alternativi.

Standard Chartered evidenzia uno scenario in cui la crescente dominanza fiscale potrebbe portare a un ambiente favorevole per le criptovalute come Bitcoin. Secondo il rapporto della banca, tali condizioni economiche potrebbero rendere Bitcoin una copertura interessante contro la potenziale de-dollarizzazione e il calo di fiducia nel mercato del Tesoro statunitense. Geoff Kendrick, analista di Standard Chartered, osserva che questa situazione si tradurrebbe probabilmente in una curva nominale dei titoli del Tesoro statunitense a 2/10 anni più ripida, in un maggiore aumento dei pareggi rispetto ai rendimenti reali e in un aumento del premio a termine. In particolare, Kendrick sottolinea che il prezzo del Bitcoin ha una correlazione positiva con questi potenziali sviluppi finanziari.

Anche la prospettiva che Donald Trump vinca un secondo mandato come presidente degli Stati Uniti potrebbe influenzare in modo significativo il panorama delle criptovalute. Standard Chartered suggerisce che una seconda amministrazione Trump potrebbe accelerare il ritiro degli acquirenti ufficiali stranieri dal mercato del Tesoro statunitense a causa di preoccupazioni fiscali, una tendenza evidente durante il primo mandato di Trump. La banca mette a confronto la vendita netta media annua del debito pubblico statunitense durante la presidenza Trump (207 miliardi di dollari) con quella durante quella di Biden (55 miliardi di dollari), illustrando una differenza sostanziale che potrebbe avere un impatto sulle politiche fiscali e sulle reazioni del mercato.

Inoltre, la banca prevede che la potenziale rielezione di Trump potrebbe portare a un contesto normativo più favorevole per gli asset digitali. Questo supporto potrebbe manifestarsi in regolamenti più flessibili e nell’approvazione degli Exchange Traded Funds (ETF) statunitensi per altre criptovalute, che probabilmente fornirebbero una spinta significativa al mercato. Questo supporto proattivo, combinato con la spinta passiva derivante dalla de-dollarizzazione, posiziona Bitcoin e altri asset digitali per una valutazione potenzialmente maggiore e un’adozione più ampia.

Secondo l'articolo di CoinDesk, Standard Chartered mantiene una visione ottimistica sul prezzo del Bitcoin nonostante queste analisi, ribadendo il suo obiettivo di 150.000 dollari entro la fine dell'anno e di 200.000 dollari entro la fine del 2025.