L'exchange di criptovalute Coinbase e il suo CEO, Brian Armstrong, stanno affrontando una nuova causa da parte di un gruppo di querelanti della California e della Florida che sostengono di essere stati ingannati nell'acquistare titoli non registrati.

Questo non è il primo degli ostacoli legali che Coinbase incontra a seguito della causa della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti iniziata a metà del 2023.

La causa sostiene che Coinbase ha venduto titoli non registrati

La nuova azione legale collettiva è stata intentata presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California, divisione di San Francisco. I querelanti includono Gerardo Aceves, Thomas Fan, Edwin Martinez, Tiffany Smoot, Edouard Cordi e Brett Maggard.

La causa sostiene che l'exchange Coinbase ha riconosciuto nel suo contratto d'uso di operare come intermediario in titoli. Inoltre, i querelanti hanno affermato che il brokeraggio Coinbase Prime era stato evidenziato come intermediario in titoli.

Tuttavia, nonostante questo riconoscimento, ha continuato a fornire accesso ad asset come Solana (SOL), Polygon (MATIC), Near Protocol (NEAR), Decentraland (MANA), Algorand (ALGO), Uniswap (UNI), Tezos (XTZ) e Stellar Lumen (XLM), che secondo la causa sono titoli non registrati.

I querelanti stanno perseguendo la rescissione completa, il risarcimento dei danni previsti dalla legge statale e un provvedimento ingiuntivo tramite un processo con giuria.

Coinbase affronta battaglie legali su più fronti

Questa recente causa differisce dalla controversia legale ampiamente discussa di Coinbase con la SEC, che solleva anche dubbi sulla questione se i token offerti sull'exchange debbano essere classificati come titoli. In particolare, l’azienda ha recentemente presentato un ricorso incidentale in risposta alla sentenza di un giudice che autorizzava il caso a procedere.

John Deaton, un avvocato specializzato in criptovalute impegnato in questo periodo in una campagna elettorale per sfidare la senatrice Elizabeth Warren, è recentemente intervenuto per sostenere Coinbase.

In una presentazione del 26 aprile alla Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, Deaton ha presentato un amicus brief a sostegno di una mozione di ricorso interlocutorio per conto di 4.701 clienti di Coinbase.

In un'altra questione, numerosi clienti di Coinbase hanno avviato un'azione legale contro la società in merito alla gestione della stablecoin GYEN, che secondo loro era tutt'altro che stabile. Secondo questa causa, Coinbase ha promosso e scambiato attivamente il token GYEN nonostante ne conoscesse l'elevata volatilità, con conseguenti gravi perdite per gli investitori.

Inoltre, lo staking crittografico di Coinbase ha suscitato preoccupazioni a livello normativo. La SEC sostiene che si tratta di un contratto di investimento e di una garanzia non registrati. Diversi stati negli Stati Uniti hanno aderito alla causa della SEC, sostenendo che Coinbase ha violato le leggi sui titoli in relazione al suo programma di ricompensa per lo staking.

Il post Coinbase affronta una causa per presunto inganno nella vendita di titoli non registrati è apparso per la prima volta su CryptoPotato.