Quasi tre anni fa, il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha scosso il mondo delle criptovalute eseguendo un massiccio incendio di token Shiba Inu (SHIB), rimuovendo dalla circolazione l'incredibile cifra di 410 trilioni. Questa mossa coraggiosa, del valore di 6,7 miliardi di dollari, ha segnato un momento cruciale per SHIB e il mercato in generale.

Il 17 maggio 2021, Buterin ha bruciato il 90% delle sue partecipazioni nel SHIB, riducendo la fornitura totale di quasi la metà, e ha donato il restante 10% in beneficenza. Il suo atto rifletteva un impegno per la decentralizzazione e l’empowerment della comunità.

Ora, 1.084 giorni dopo, l’impatto di questo storico incendio continua a farsi sentire. Sebbene le conseguenze immediate abbiano visto un lieve aumento dei prezzi, gli effetti a lungo termine sono stati sfumati, riflettendo la complessa interazione tra progressi tecnologici, dinamiche di mercato e sentiment degli investitori.

Poiché l'attuale prezzo di SHIB riflette un complesso mix di fattori, l'incendio di Buterin rimane un evento fondamentale nella storia delle criptovalute, ora valutato l'enorme cifra di 10 miliardi di dollari. La comunità Shiba Inu ha continuato a far avanzare le ustioni SHIB, con le recenti ustioni per un totale di miliardi di token, insieme a BONE e LEASH.

Solo nelle ultime 24 ore, oltre 4,7 milioni di token SHIB sono stati bruciati in sei transazioni, sottolineando l'impegno costante nel ridurre l'offerta e sostenere il valore del token.

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