Bitcoin microstrategy orange news

Ieri il fondatore e presidente di MicroStrategy, Michael Saylor, ha annunciato la notizia di una nuova piattaforma basata su Bitcoin, chiamata Orange.

APPENA ENTRATO: MicroStrategy lancia una piattaforma aziendale per la creazione di applicazioni di identità decentralizzate su#Bitcoin— MicroStrategy Orange👀 pic.twitter.com/P5PXz80kSD

— Bitcoin Magazine (@BitcoinMagazine), 1 maggio 2024

MicroStrategy ormai da tempo si dedica non solo agli investimenti in BTC, ma anche allo sviluppo di software basati sul protocollo Bitcoin.

Novità Bitcoin: il protocollo MicroStrategy Orange

MicroStrategy Orange è un nuovo protocollo sviluppato da MicroStrategy e basato sul protocollo Bitcoin.

Bitcoin infatti prima di essere un asset finanziario (BTC) è un protocollo informatico P2P decentralizzato e open source, che può quindi essere utilizzato da chiunque come base per sviluppare protocolli basati su di esso.

Inoltre, il nome stesso, Orange, è un chiaro riferimento al colore arancione, comunemente associato a Bitcoin.

MicroStrategy Orange è una piattaforma di identità (ID) decentralizzata costruita sulla rete Bitcoin. La sua presentazione ieri è avvenuta durante l'evento MicroStrategy World: Bitcoin for Corporations 2024, quindi è rivolto principalmente alle grandi aziende.

Il vicepresidente esecutivo dell'azienda, Cezary Raczko, ha presentato Orange come una piattaforma aziendale sviluppata da MicroStrategy per la creazione di applicazioni basate su identità decentralizzate sulla blockchain di Bitcoin.

Si tratta di una piattaforma informatica composta da tre parti fondamentali, al centro delle quali c'è un servizio ospitato sul cloud che consente di rilasciare identificatori ai propri utenti e all'organizzazione.

Grazie a questa innovazione, è possibile distribuire applicazioni preconfezionate che funzionano sulla stessa piattaforma MicroStrategy Orange e affrontano sfide specifiche legate all'identità digitale.

L’idea sembra essere quella di poter incorporare la possibilità di creare un’identità digitale all’interno dei portafogli Bitcoin, per identificare le persone in modo certo e unico. Potrebbe essere utilizzato, ad esempio, per garantire che il mittente di un SMS o di un'e-mail sia effettivamente chi dichiara di essere.

MicroStrategy vuole diventare la prima società di sviluppo Bitcoin al mondo.

Perché Bitcoin?

Il motivo per cui è stato scelto il protocollo Bitcoin come base su cui sviluppare questa piattaforma sono le robuste caratteristiche di sicurezza e l’immutabilità della sua blockchain.

MicroStrategy ha iniziato a investire in BTC nel 2020 e ora possiede più di 214.000 BTC.

A fronte di un investimento complessivo di oltre 7,5 miliardi di dollari, ora c’è un capitale in Bitcoin che vale oltre 12 miliardi di dollari, con una plusvalenza non realizzata di oltre il 60%.

Poiché la società, quotata in borsa con il ticker MSTR, ha una capitalizzazione di mercato di poco inferiore a 17,5 miliardi di dollari, la maggior parte del suo valore proviene dai BTC di sua proprietà.

Non è quindi un caso che negli ultimi anni abbia iniziato a lavorare anche sul protocollo Bitcoin.

Del resto, anche se è stata fondata nel 1989, vent’anni prima del lancio della blockchain di Bitcoin, è un’azienda innovativa che opera nel campo della business intelligence, ma anche nel software mobile e nei servizi basati sul cloud.

Quindi se da un lato ha scelto di investire in BTC a livello finanziario, ora si sta impegnando per investire in Bitcoin anche a livello economico e produttivo, con lo sviluppo di nuovi software basati sul protocollo decentralizzato Bitcoin.

Vale però la pena notare che ieri il prezzo delle sue azioni in borsa non si è mosso in modo significativo dopo l’annuncio di Orange.

L'utilità dell'arancione

Ieri Raczko ha affermato che l’integrazione dell’identità digitale basata su Bitcoin con un ecosistema più ampio di credenziali verificabili apre un gran numero di casi d’uso molto interessanti.

Ha citato, ad esempio, la verifica dei titoli accademici, oppure la certificazione di partecipazione ai corsi, e perfino le cartelle cliniche.

Il fatto è che la blockchain di Bitcoin è anonima, o almeno pseudo-anonima, pur essendo pubblica, ma il protocollo Bitcoin si basa su firme digitali pubbliche verificabili da chiunque.

La differenza per questo tipo di utilizzo è proprio il fatto che la correttezza delle firme può essere verificata pubblicamente con assoluta certezza sulla blockchain di Bitcoin, pur essendo anonima.

Associare quindi un'identità digitale a quelle firme rende possibile utilizzare un sistema pubblico e verificabile con certezza da tutti per associare una determinata identità a una determinata transazione, o a un documento, in modo che chiunque possa verificare personalmente senza alcun dubbio.

Inoltre l’identità non verrà pubblicata sulla blockchain, che resterà anonima, ma grazie a piattaforme come Orange potrà essere verificata da chi la utilizza.

Molte aziende potrebbero trarre vantaggio da un sistema che permetta di avere assoluta certezza non solo delle firme digitali, ma anche dell’identità a cui sono associate, senza doversi affidare a custodi terzi che potrebbero sempre, almeno in teoria, essere inaffidabili .