Una coalizione di 8 importanti giornali ha intentato una causa contro OpenAI e Microsoft, sostenendo violazioni di copyright di vasta portata. La causa, intentata nel distretto meridionale di New York, accusa gli sviluppatori di intelligenza artificiale di utilizzare articoli protetti da copyright per addestrare i loro prodotti di intelligenza artificiale, inclusi ChatGPT e Copilot, senza chiedere il permesso o pagare gli editori. La battaglia legale qui è un passo fondamentale nella lotta in corso tra le società di media tradizionali e le grandi tecnologie sull’uso non retribuito dei contenuti per scopi commerciali.

Reclami di massa per violazione del copyright

I querelanti qui, inclusi grandi nomi delle notizie come il Chicago Tribune, il New York Daily News e il Denver Post, sostengono che OpenAI e Microsoft hanno sottratto affari multimiliardari alle case editrici sfruttando le opere protette da copyright di altre persone senza autorizzazione. Come indica la denuncia, gli sviluppatori di intelligenza artificiale hanno utilizzato milioni di testi provenienti dai siti web degli editori nei set di dati di formazione per arricchire i loro modelli linguistici aggirando l’integrità del giornalista e il compenso finanziario per il contenuto che giustamente meritano.

⚠️ I GIORNALI STATUNITENSI CENANO OPENAI PER VIOLAZIONE DEL COPYRIGHT SULLA FORMAZIONE SULL'AIStoria completa → https://t.co/6tfgG6UeRaUn gruppo di giornali, tra cui il New York Daily News e il Chicago Tribune, martedì ha citato in giudizio Microsoft e OpenAI presso il tribunale federale di New York, accusandoli di uso improprio… pic.twitter.com/VdjzbmO7zO

– PiQ (@PiQSuite) 30 aprile 2024

Influenza sull'industria dell'informazione e sulla reputazione

Frank Pine, direttore esecutivo di MediaNews Group e Tribune Publishing, ha criticato la pratica di raschiare i contenuti delle notizie, affermando come ciò danneggi il modello di business dell’industria dell’informazione oltre ogni spiegazione. Secondo Pine, mentre OpenAI e Microsoft spendono molto in tecnologia, infrastrutture e personale, hanno ignorato i premi per i contenuti forniti dagli editori che costituiscono il fondamento dei loro prodotti. Tuttavia, i ricorrenti sostengono inoltre che le applicazioni di intelligenza artificiale hanno anche violato le leggi sul copyright imponendo un testo impreciso e fuorviante erroneamente attribuito agli editori e questo non solo danneggia la loro reputazione ma rafforza anche le preoccupazioni sulla disinformazione.

La battaglia legale tra OpenAI e Microsoft si intensifica

Questa causa fa parte di molte cause legali intentate contro le tecnologie di intelligenza artificiale. Di conseguenza, Microsoft e OpenAI si trovano ad affrontare sfide legali. Le precedenti azioni della Authors Guild e del New York Times sono state rivolte contro le aziende tecnologiche per aver violato i diritti d’autore degli autori e averli resi legalmente responsabili per il loro uso non autorizzato di materiali protetti da copyright. La citazione e l'istruttoria iniziale sono già in corso e un briefing sommario del giudizio è previsto per la prima parte del 2025. Pertanto, la decisione del tribunale su questo caso influenzerà in larga misura il futuro dello sviluppo della tecnologia AI e della protezione dei diritti creativi nel mondo digitale. .

La causa intentata da otto giornali contro OpenAI e Microsoft riflette un importante passo avanti nella lotta tra i mass media tradizionali e le Big Tech sulla violazione del copyright e sull'equo compenso per i creatori di contenuti. L’esito effettivo di questo procedimento legale dovrà essere attentamente monitorato dalle parti interessate di diversi settori con possibili influenze sull’innovazione dell’intelligenza artificiale, sui diritti di proprietà intellettuale e sulle relazioni tra aziende tecnologiche e sviluppatori di contenuti.