Hi-Rez Studios affronta le accuse di clonazione della voce AI nei contratti degli attori

Il doppiatore Henry Schrader sostiene che Hi-Rez Studios sta utilizzando l'intelligenza artificiale per clonare le performance degli attori senza consenso.

- Schrader sostiene che gli sviluppatori si oppongono all'aggiunta di misure per proteggere gli attori dalla clonazione vocale dell'intelligenza artificiale nei contratti.

- Alcuni attori firmano inconsapevolmente contratti che concedono i diritti dell'IA sulla loro voce.

- Sorgono preoccupazioni anche riguardo ai modder di videogiochi che utilizzano le performance degli attori senza approvazione.

- Il CEO di Hi-Rez risponde con frammenti contrattuali che sconfessano la simulazione vocale dell'IA.

- Chisam riconosce la complessità dell'intelligenza artificiale e rilascia il pilota AI per garantire la protezione del talento vocale.

Principali notizie sull'intelligenza artificiale:

In una recente rivelazione che ha scosso l'industria dell'intrattenimento, il doppiatore Henry Schrader si è fatto avanti affermando che Hi-Rez Studios, il rinomato sviluppatore dietro giochi di successo come Smite e Paladins, sta presumibilmente utilizzando l'intelligenza artificiale per replicare le performance degli attori senza ottenendo il loro esplicito consenso. La controversia si approfondisce quando Schrader afferma che lo studio si oppone attivamente all’inclusione di una salvaguardia nei contratti dei doppiatori che consentirebbe loro di rifiutare l’uso della propria voce per scopi di apprendimento automatico. Secondo Schrader, alcuni attori sono stati sottoposti a un processo particolarmente opaco, essendo costretti a firmare accordi di non divulgazione (NDA) prima ancora di vedere i termini del contratto. Questo, afferma, impedisce effettivamente ai doppiatori di mettere in guardia i potenziali colleghi, specialmente quelli nuovi nel settore, sulle potenziali insidie.

Questa accusa che fa alzare le sopracciglia arriva sulla scia di una precedente rivelazione da parte di doppiatori che hanno rivelato che gli era stato chiesto di rinunciare ai loro diritti di voce per lo sfruttamento da parte di software di intelligenza artificiale. Incredibilmente, alcuni attori hanno confessato di essere stati colti di sorpresa dall’inclusione di clausole relative all’intelligenza artificiale nei loro contratti, scoprendole solo dopo la firma. Altri sostengono di essere stati esplicitamente informati che la loro occupabilità dipendeva dall'accettazione di tali condizioni.

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