La legge russa cambierà il settore nazionale del mining di criptovalute?

Sembra che la legge sul mining sarà abbinata alla proposta di regolamentazione sulle criptovalute che vieterebbe di fatto agli scambi di criptovalute di operare in Russia.

Saranno previste alcune eccezioni per le società che operano in un sandbox supervisionato dalla Banca centrale.

Tuttavia, sembra che la banca abbia fatto questa concessione esclusivamente alle società commerciali internazionali che utilizzano criptovalute al posto dei dollari statunitensi negli accordi commerciali internazionali.

Secondo le nuove proposte, a quanto pare, anche i minatori industriali potrebbero avere accesso a questi scambi controllati da Mosca.

Ma potranno utilizzare queste piattaforme solo per vendere i propri token.

Gorelkin ha spiegato che il nuovo disegno di legge propone che “solo le aziende e gli operatori economici russi che hanno ottenuto il permesso” potranno continuare l'attività mineraria.

I legislatori hanno precedentemente affermato che sperano che il disegno di legge venga adottato nelle prossime settimane e che entri in vigore il 1° settembre.

Consentire l'implementazione del sistema

Gorelkin ha aggiunto che "gli individui che non superano i limiti di consumo energetico stabiliti dal governo" sarebbero liberi di estrarre monete "senza richiedere permessi".

Questo rappresenterebbe un passo indietro rispetto agli sforzi precedenti volti a vietare tutte le forme di mining di criptovalute non industriali

Tuttavia, resta da vedere quali sarebbero i limiti proposti per il consumo energetico. Negli ultimi mesi i fornitori di energia russi hanno represso le operazioni minerarie illegali, indicando che la loro soglia di tolleranza per i minatori nazionali potrebbe già essere bassa.

I minatori industriali saranno inoltre obbligati a fornire rapporti sulle loro attività a Rosfinmonitoring, l'agenzia nazionale antiriciclaggio.

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