• Si prevede che l’Australia vedrà un’impennata degli ETF Bitcoin rispecchiando gli Stati Uniti e Hong Kong.

  • Emittenti come VanEck e BetaShares hanno presentato richieste per quotare gli ETF Bitcoin.

  • Il mercato pensionistico australiano da 2,3 trilioni di dollari potrebbe guidare gli afflussi di ETF poiché gli individui possono scegliere gli investimenti.

L’Australia è pronta a assistere a un’impennata dei lanci di ETF (Exchange Traded Fund) su Bitcoin, rispecchiando gli sviluppi negli Stati Uniti e a Hong Kong. Secondo un rapporto di Bloomberg, aziende come Van Eck Associates e BetaShares Holdings si stanno preparando a quotare gli ETF spot su Bitcoin.

Fonti a conoscenza della questione hanno osservato che ASX Ltd., responsabile di circa l'80% delle negoziazioni azionarie del paese, dovrebbe dare il via libera ai primi ETF spot su Bitcoin per il consiglio principale entro la fine del 2024.

In un'intervista, BetaShares ha confermato i suoi sforzi per lanciare un prodotto sull'ASX. Inoltre, DigitalX Ltd., un altro contendente locale, ha rivelato nei suoi risultati semestrali di febbraio di aver presentato domanda per quotare un ETF Bitcoin. Allo stesso modo, anche VanEck, noto per investimenti simili negli Stati Uniti e in Europa, ha presentato nuovamente una richiesta di ETF a febbraio.

In particolare, questa mossa segue l’incredibile cifra di 53 miliardi di dollari accumulati quest’anno dagli ETF spot sul Bitcoin negli Stati Uniti, compresi gli afflussi da giganti finanziari come BlackRock e Fidelity Investments. Sebbene gli Stati Uniti abbiano approvato gli ETF spot solo sul Bitcoin, i fondi che investono direttamente in Bitcoin ed Ethereum debutteranno a Hong Kong martedì 30 aprile. 

Justin Arzadon, responsabile degli asset digitali di BetaShares, ha sostenuto che gli sconcertanti afflussi negli ETF statunitensi “dimostrano che gli asset digitali sono qui per restare”. Ha inoltre rivelato che la società ha riservato i ticker ASX per gli ETF spot di Bitcoin ed Ethereum.

Inoltre, un portavoce di ASX ha affermato che l'exchange sta discutendo attivamente con diversi emittenti interessati all'introduzione di ETF crittografici. Tuttavia, il rappresentante dell’ASX ha deciso di non fornire un periodo di tempo specifico per questi sviluppi.

In particolare, il mercato pensionistico australiano da 2,3 trilioni di dollari, di cui un quarto in programmi pensionistici autogestiti, potrebbe stimolare afflussi poiché gli individui possono scegliere gli investimenti. Jamie Hannah, vice responsabile degli investimenti di VanEck Australia, ha espresso questo punto di vista, sottolineando che i programmi potrebbero emergere come acquirenti di fondi spot-cripto. "C'è un mercato sufficientemente ampio da consentire a questo ETF di raggiungere dimensioni adeguate", ha aggiunto Hannah.

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