Secondo quanto riferito, l'Australia si sta preparando per un'impennata dei lanci di ETF (exchange traded fund) Bitcoin in seguito al successo dell'introduzione di prodotti simili negli Stati Uniti e a Hong Kong.

Secondo un rapporto di Bloomberg pubblicato il 28 aprile, i principali emittenti, tra cui Van Eck Associates Corp. e BetaShares Holdings Pty, si stanno mettendo in fila per quotare i loro ETF spot su Bitcoin sull'Australian Securities Exchange (ASX), che gestisce la maggior parte dei titoli del paese. negoziazione di titoli azionari.

Secondo persone a conoscenza della questione, che hanno richiesto l'anonimato a causa della natura riservata delle informazioni, l'ASX dovrebbe approvare i primi ETF spot su Bitcoin per il suo consiglio principale prima della fine del 2024. Questa mossa arriva sulla scia dell'impressionante flussi netti totali verso gli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti quest'anno, con offerte da parte di attori di spicco come BlackRock Inc. e Fidelity Investments.

Fonte: Farside Investors

Gli emittenti sono ansiosi di trarre vantaggio dalla recente ripresa del mercato delle criptovalute, che ha visto Bitcoin raggiungere il livello record di quasi 74.000 dollari il mese scorso.

Fonte: TradingView

Secondo l'articolo di Bloomberg, BetaShares, una società con sede a Sydney, sta lavorando attivamente al lancio di un prodotto sull'ASX, come confermato da un portavoce. DigitalX Ltd., un altro operatore locale, aveva precedentemente annunciato nei risultati semestrali di aver presentato domanda, mentre VanEck, che offre già ETF simili negli Stati Uniti e in Europa, ha ripresentato la sua domanda a febbraio.

Justin Arzadon, responsabile delle risorse digitali per BetaShares, ha sottolineato l'importanza dei flussi in entrata negli Stati Uniti, affermando che "dimostrano che le risorse digitali sono qui per restare". Apparentemente la società ha già riservato i ticker ASX sia per gli ETF spot su Bitcoin che per quelli su Ether.

Il rapporto di Bloomberg afferma che si prevede che il mercato pensionistico australiano da 2,3 trilioni di dollari svolgerà un ruolo significativo nel guidare gli afflussi verso questi nuovi ETF. Circa un quarto del patrimonio pensionistico del Paese è detenuto in programmi pensionistici autogestiti, che consentono agli individui di scegliere i propri investimenti. Questi super fondi autogestiti, insieme a broker, consulenti finanziari e piattaforme monetarie, costituiscono un considerevole mercato indirizzabile per i fondi spot-cripto, secondo Jamie Hannah, vice responsabile degli investimenti e dei mercati dei capitali per VanEck Australia.

Quest’ultima ondata di richieste di ETF spot su Bitcoin segna un secondo tentativo in Australia, dopo le prime quotazioni su CBOE Australia, la borsa junior del paese, due anni fa. Sebbene alcuni di questi fondi precedenti, come quelli lanciati da Cosmos Asset Management e Global X 21Shares, abbiano avuto difficoltà con gli afflussi o siano stati cancellati dalla quotazione, gli emittenti rimangono ottimisti riguardo al potenziale delle quotazioni ASX.

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