Cos’è l’halving di Bitcoin?
In sostanza, un halving di Bitcoin si riferisce a una riduzione del 50% della ricompensa che i minatori di Bitcoin ricevono per verificare e aggiungere nuovi pacchetti di transazioni, o blocchi, alla blockchain. L’evento si verifica ogni 210.000 blocchi estratti, ovvero circa ogni quattro anni. Attraverso questo meccanismo, l’offerta limitata di bitcoin (limitata a 21 milioni) viene immessa in circolazione a un ritmo decrescente, inducendo così un effetto deflazionistico sulla criptovaluta. Questa caratteristica distingue BTC dalle valute fiat tradizionalmente inflazionistiche.
Questo rallentamento intenzionale della crescita dell'offerta, abbinato all'offerta massima fissa di BTC di 21 milioni di unità, alimenta la scarsità che guida il valore del bitcoin e il suo fascino come forma di "oro digitale". A differenza delle tradizionali valute fiat, la cui offerta è regolata dalle banche centrali, l’offerta totale di BTC è fissa e immutabile. L'halving è un aspetto cruciale della tokenomics di Bitcoin, progettato per controllare l'offerta di BTC e garantire che il suo limite venga raggiunto a un ritmo prevedibile nel tempo.
Il primo halving è avvenuto nel novembre 2012, quando la ricompensa per blocco è scesa da 50 a 25 BTC. Successivamente, nel luglio 2016, è stato dimezzato a 12,5 BTC. L'ultimo dimezzamento di maggio 2020 ha visto la ricompensa del blocco scendere al suo valore attuale di 6,25 BTC. Nel quarto halving, previsto per aprile 2024, la ricompensa sarà di 3.125 BTC.
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