C'è confusione riguardo alle criptovalute e se il loro scambio sia consentito o meno nella Shariah islamica!

Siamo una società con sede a Mudharba e abbiamo accesso a molteplici fonti per ottenere i verdetti più autentici e le opinioni degli studiosi orientate alla ricerca. Possono essere fornite referenze se qualcuno ne ha bisogno. Sulla base di ciò rispondiamo alle due domande fondamentali come segue:

1. Le criptovalute basate su blockchain con la DeFi come modello base per governarle sono completamente ammissibili nell’Islam. Come tutte le tecnologie, è l'uso che definisce i fini e non la tecnologia stessa. Il modello decentralizzato è piuttosto preferito dall’Islam. Ci sono dozzine di verdetti (فتاویٰ) disponibili sul web, incluso uno del giurista saudita senior secondo cui le criptovalute, così come il loro scambio in loco, con o senza un broker, sono consentiti.

2. Il trading sui mercati spot è consentito mentre sulla leva finanziaria le opinioni sono leggermente diverse. L'opinione popolare rifiuta la negoziazione di margini e futures dichiarandoli vietati entrambi sulla base del fatto che entrambi violano i principi fondamentali. Uno è il principio della proprietà prima della vendita e l'altro è ovviamente il commercio senza Riba. L’opinione meno popolare sostiene che le regole del gioco delle criptovalute differiscono da quelle delle borse e dei mercati monetari. Le regole applicate alle valute fiat non possono essere applicate alle risorse digitali. Finché l'interesse (Riba) non è esplicitamente coinvolto nel finanziamento di margini e futures, nessuno può dichiarare vietato tale commercio. Il gruppo di giuristi sostiene il commercio a pronti ma non ama i margini e i futures invece di etichettarli come vietati.

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