Questo articolo brevemente:
·Un rapporto della Banca d'Italia ritiene che le valute digitali e la finanza decentralizzata non siano riuscite a mantenere le loro grandi promesse.
·Il rapporto evidenzia le limitate applicazioni pratiche della DeFi nonostante i suoi potenziali benefici per il sistema finanziario.
Le autorità di regolamentazione devono affrontare “l’illusione della decentralizzazione” e sviluppare normative adeguate per criptoasset e DeFi.
In particolare, si prevede che le criptovalute, la DeFi e le stablecoin miglioreranno il sistema finanziario globale. Ma secondo un nuovo rapporto della Banca d’Italia, non sono riusciti a mantenere quella promessa. Il documento esplora le sfide normative che i mercati delle criptovalute si trovano ad affrontare nel contesto delle gravi turbolenze di mercato nel 2022. Le sue recensioni sono pessime, ma c'è spazio per l'ottimismo.
Il rapporto di 34 pagine conclude che le criptovalute e la blockchain "devono ancora mantenere molte delle loro promesse per l'efficienza, la resilienza e la trasparenza del sistema finanziario". Tuttavia, si nota che una “supervisione efficace” può aiutare a raggiungere questi benefici, tra cui rendere il sistema finanziario più efficiente e competitivo.
Banca d'Italia: le stablecoin sono fondamentalmente instabili
Il rapporto riconosce che la DeFi offre molti vantaggi. Include l'automazione dei contratti intelligenti, la liquidazione atomica e la trasparenza, consentendo un rapido trasferimento di valore riducendo al contempo il rischio di esecuzione e gli intermediari. Tuttavia, nonostante l’enorme potenziale, il rapporto vede finora applicazioni pratiche limitate.
La banca centrale riconosce inoltre l’ampio potenziale della blockchain (o DLT) per trasformare e rendere più efficiente il sistema finanziario. Ma è attento a distinguerle dalle criptovalute, che secondo la Banca d’Italia si sono evolute in asset più speculativi dalla nascita di Bitcoin dopo la crisi finanziaria del 2008.
Il rapporto continua:
“In effetti, le stablecoin, a volte descritte come alternative efficienti nel mercato dei pagamenti transfrontalieri, non si sono dimostrate stabili. L’ascesa e la caduta di molti cripto-asset, indipendentemente dalla loro natura specifica e dalla potenziale funzione economica, sono principalmente guidate da ragioni speculative La manipolazione del mercato e l’insider trading sono comuni, e i diritti dei titolari sono tutt’altro che certi, così come lo sono gli strumenti per far valere tali diritti”.
Avverte le autorità di regolamentazione che non possono ignorare i famigerati e pericolosi cicli di espansione e contrazione dei criptoasset. avverte che la confusione tra finanza tradizionale e criptovalute comporta rischi per la stabilità finanziaria.
I regolatori devono affrontare “l’illusione della decentralizzazione”
Il rapporto ritiene che la “fantasia di decentralizzazione” della DeFi e delle criptovalute debba essere sfatata. Ha osservato che la maggior parte degli accordi prevede stakeholder fondamentali "in grado di dirigere le operazioni e potenzialmente ottenere interessi di proprietà".
Il rapporto sottolinea il potenziale delle organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) per bilanciare questo problema, ma afferma che dovrebbero esserci quadri giuridici per accoglierle meglio.
Inoltre, il rapporto riconosce che i regolatori e i politici si trovano ad affrontare decisioni difficili. Occorre cioè decidere se adottare regolamenti specificamente mirati ai cripto-asset e ai servizi correlati che non rientrano in nessuna delle categorie esistenti.
La DeFi "sembra essere incoerente con il tradizionale sistema di regolamentazione dei servizi finanziari" e presenta una sfida particolare. La scelta qui è cruciale e non esiste un’opzione “taglia unica”.
Questo dilemma riflette ciò che sta attualmente accadendo negli Stati Uniti e in altre giurisdizioni. Attualmente, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti sta cercando di applicare le leggi sui titoli esistenti ai cripto-asset. Crescono le richieste dell’industria per la formulazione di regole tecniche.