L'Iraq si prepara all'estrazione di Bitcoin: nuove tecnologie per catturare il gas di combustione

Nel corso di una conferenza stampa con il vice primo ministro iracheno, Mohammed Ali Tamim, sono state discusse le iniziative per sviluppare il settore energetico del Paese e diversificare la sua economia. Tra questi c’era l’utilizzo di nuove tecnologie per catturare il gas di torcia, un sottoprodotto della produzione di petrolio che spesso viene bruciato in modo dispendioso. Il gas di torcia presenta un notevole interesse per l’industria mineraria in quanto può essere convertito in elettricità e utilizzato per l’estrazione di criptovalute.

Questo approccio affronta due questioni contemporaneamente: eliminare i sottoprodotti della produzione petrolifera e allinearsi agli sforzi globali per ridurre l’inquinamento ambientale. Il governo iracheno sta espandendo le sue partnership e stipulando accordi per sfruttare le nuove tecnologie per la cattura del gas di torcia.

Sebbene il funzionario iracheno non abbia menzionato direttamente il mining, gli esperti di criptovaluta hanno dedotto che le nuove tecnologie implicano il mining di criptovalute. Ciò è particolarmente degno di nota in quanto Tamim ha menzionato l'esperienza di El Salvador nell'integrazione di Bitcoin nella sua economia, che ha aumentato l'attrattiva del paese per gli investitori in risorse digitali.

Attualmente, l’estrazione mineraria è ufficialmente consentita in sei paesi: Russia, El Salvador, Emirati Arabi Uniti, Oman, Etiopia e Regno del Bhutan.

#Iraq #Bitcoin #Mining