Nell’imminente dimezzamento di Bitcoin, le operazioni di mining potrebbero spostarsi verso fonti energetiche più sostenibili, portando potenzialmente a una rete Bitcoin più verde. Con la ricompensa del blocco destinata a diminuire da 6,25 BTC a 3,125 BTC, insieme al continuo aumento dell'hash rate di Bitcoin, la redditività del mining potrebbe diminuire. Ciò potrebbe spingere i minatori a cercare una maggiore efficienza del capitale attraverso fonti energetiche sostenibili.

Nonostante le critiche per l'elevato consumo energetico e la dipendenza dai combustibili fossili, a gennaio 2024 oltre il 54,5% del consumo energetico della rete Bitcoin proviene da fonti rinnovabili. Il meccanismo di mining di Bitcoin incentiva anche una maggiore efficienza, che potrebbe contribuire a una rete più sostenibile.

Sebbene la Cina rappresenti attualmente circa il 15% dell'hash rate globale di Bitcoin, le operazioni di mining si basano prevalentemente sull'energia idroelettrica abbondante ed economica durante le stagioni delle piogge in regioni come Xi'an, Wuhan, Pechino e Yunnan.

Infine, molti operatori al dettaglio in Cina stanno estraendo Bitcoin in perdita, principalmente per sfuggire al sistema finanziario cinese.

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