Ultime notizie: la polizia di Pechino arresta la vendita illegale di informazioni sui cittadini che coinvolgono criptovalute da 282 milioni di dollari

Con una massiccia repressione, le autorità di Pechino, in collaborazione con l'Amministrazione statale dei cambi, hanno smantellato una sofisticata operazione di vendita dei dati personali dei cittadini utilizzando criptovaluta.

L'indagine, che ha interessato 15 province e città, ha portato alla luce transazioni crittografiche superiori a 282 milioni di dollari. L'operazione, descritta come un "caso seriale", ha utilizzato diversi metodi criminali, dalle transazioni sul dark web alle transazioni illegali in valuta estera.

Commercio di dati personali sul Dark Web:

Secondo quanto riferito, gli autori del reato hanno utilizzato il dark web e le valute virtuali per spacciare informazioni private di cittadini cinesi. Informazioni come numeri di identificazione, numeri di telefono e indirizzi sono state scambiate apertamente all'interno di gruppi di chat all'estero, sollevando preoccupazioni per frodi precise contro singoli individui.

Principale sospettato identificato:

Le autorità hanno individuato Yan Moumou come la figura centrale che orchestra le transazioni illecite. Le sue complesse fonti di finanziamento, distinte dai normali speculatori, indicavano il coinvolgimento nel riciclaggio di denaro per le banche sotterranee. Ulteriori indagini hanno rivelato che dietro l'operazione c'era una mente di alto livello.

Repressione in corso:

Questa repressione fa seguito a una serie di recenti azioni contro i crimini legati alle criptovalute in Cina, incluso l'arresto di 21 persone coinvolte in un importante programma di riciclaggio di denaro Tether nella provincia dello Shanxi.

La portata e la sofisticatezza di queste operazioni sottolineano le sfide che le autorità devono affrontare nel regolamentare la criptovaluta e proteggere la privacy dei dati dei cittadini. Restate sintonizzati per gli aggiornamenti man mano che le indagini si svolgono.

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