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I relatori BUIDL Asia discutono le soluzioni alle monete meme razziste

Secondo CoinDesk, i relatori del recente vertice BUIDL Asia a Seul hanno discusso la questione delle monete meme razziste e come affrontare al meglio il problema. Con l'aumento dei token contenenti la parola N e altri temi razzisti, è stata dibattuta la questione se le app wallet, gli scambi decentralizzati o i nodi dovessero essere responsabili di escludere le parole vietate. Austin Federa, responsabile della strategia della Solana Foundation, ha sostenuto che gli sviluppatori di portafogli dovrebbero avere il diritto di istituire un elenco di blocchi, pur sostenendo che la rete principale dovrebbe rimanere senza autorizzazione. Ha paragonato la situazione a quella in cui non ci si aspetta che i fornitori di servizi Internet (ISP) filtrino i contenuti offensivi.

Marc Zeller, fondatore dell'Iniziativa Aave Chan, delegato Aave DAO e fornitore di servizi, ha offerto una prospettiva diversa, sottolineando che secondo la legge dell'Unione Europea, esiste l'obbligo di filtrare i contenuti. Ha citato come esempio la Francia, dove gli ISP sono legalmente obbligati a bloccare determinati contenuti, come il negazionismo dell’Olocausto. Zeller ha sottolineato l'importanza della libertà di parola e della resistenza alla censura nell'etica della blockchain, ma ha riconosciuto che culture diverse hanno approcci diversi alla questione. Federa ha anche sottolineato che, nonostante l'attenzione che ricevono, le monete meme razziste sono relativamente insignificanti rispetto alle dimensioni dell'industria delle criptovalute.