Vantaggi della tokenizzazione degli asset
In un momento in cui i prezzi di molte criptovalute sono in aumento, un importante sviluppo recente viene sottovalutato. Anche la tokenizzazione degli “asset del mondo reale” è in aumento.
Per comprendere le implicazioni di questo sviluppo e i potenziali vantaggi della tokenizzazione di queste risorse, dobbiamo riformulare il modo in cui vediamo l’ecosistema delle risorse digitali.
Qui spesso poniamo domande del tipo: "Qual è il prezzo dell'ether?", "In che modo l'asset digitale è correlato ad altre classi di asset?", "Come dovrei allocare questa classe di asset in un portafoglio diversificato?". Sebbene domande come queste siano interessanti, si riferiscono tutte alle risorse digitali come classe di attività.
Un altro modo di vedere lo spazio è vedere diverse reti (ad esempio, reti Bitcoin, Ethereum o Solana) come infrastrutture digitali. Allo stesso modo in cui TCP/IP o POP3/SMTP sono protocolli per la creazione e la commercializzazione di servizi, le reti di risorse digitali rappresentano lo strato fondamentale su cui risiedono i servizi finanziari (e di altro tipo).
I token asset ne sono un esempio. Per definire rapidamente il termine, tokenizzazione degli asset significa utilizzare reti distribuite e database che costituiscono un componente di queste reti per registrare le interazioni tra le parti.
L’esempio più tangibile visto negli ultimi anni è l’emergere delle stablecoin, essenzialmente dollari statunitensi tokenizzati. Esistono molti modi per strutturare queste stablecoin. Un modello popolare consiste nell’accettare depositi in dollari statunitensi, tipicamente investiti in titoli del Tesoro statunitensi, e quindi emettere token in dollari statunitensi a fronte di tali partecipazioni (ad esempio USDC, USDT). L’eccesso di offerta di questi token ammonta ora a circa 150 miliardi di dollari, rispetto a quasi zero cinque anni fa.
Fonte: https://www.theblock.co/data/stablecoins/usd-pegged/total-stablecoin-supply
Questo adattamento prodotto-mercato è stato ora stabilito e ora la domanda è: se si possono emettere token denominati in dollari USA, perché non si possono emettere altre valute o asset sulla catena? Questo è il nocciolo di ciò che la tendenza dei token cerca di fornire.
Un altro esempio è il Tesoro americano. Ora ci sono circa 750 milioni di dollari in titoli del Tesoro statunitensi tokenizzati, rispetto a quasi zero solo due anni fa. Questi Buoni del Tesoro tokenizzati hanno un vantaggio rispetto alle stablecoin tradizionali: generano e fruttano rendimenti. Più in generale, gli asset tokenizzati offrono il potenziale per uno scambio 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tempi di regolamento più rapidi (T+0) e una maggiore accessibilità perché chiunque abbia un telefono cellulare può utilizzarli (ad esempio).
Questi e altri esempi, compreso l’oro tokenizzato, dimostrano come le reti di asset digitali possano essere utilizzate come infrastruttura digitale sottostante per fornire servizi finanziari. Guardando attraverso questa lente, possiamo considerare quali altri servizi a valore aggiunto possono essere forniti attraverso l'infrastruttura delle risorse digitali, piuttosto che misurare il successo di queste reti pari al prezzo della loro criptovaluta nativa. Un risultato ideale dall'utilizzo di questa tecnologia sarebbe per un un sistema finanziario più veloce, più economico, più trasparente e più accessibile a tutti”.