Coinbase, l'exchange di criptovalute con sede negli Stati Uniti, ha avviato un'azione legale contro la Securities and Exchange Commission (SEC), sostenendo che l'organismo di regolamentazione ha agito in modo arbitrario e capriccioso rifiutandosi di adottare regole per chiarire la supervisione del settore delle criptovalute. Coinbase afferma che la SEC ha ignorato i requisiti legali respingendo la petizione formale della società per la regolamentazione delle criptovalute. L'azione legale, depositata presso la Corte d'Appello del Terzo Circuito degli Stati Uniti, sostiene che la SEC rivendica autorità sulle criptovalute rifiutandosi di stabilire nuove regole per il loro trattamento, e l'agenzia non ha fornito una spiegazione chiara per aver respinto la petizione di Coinbase a dicembre .

Secondo i rappresentanti legali di Coinbase, la supervisione delle risorse digitali da parte della SEC è stata condotta attraverso azioni di controllo senza un quadro coerente. Gary Gensler, presidente della SEC, ha affermato che l'agenzia ha lavorato su regole crittografiche, sebbene non in linea con le aspettative del settore, sottolineando l'importanza di mantenere la discrezione nella definizione delle priorità normative. In risposta, Paul Grewal, responsabile legale di Coinbase, ha sottolineato la mancanza di una ragione chiara per l'inazione della SEC nel respingere la petizione e ha affermato che il pubblico merita una spiegazione e l'opportunità di fornire un contributo.

La controversia legale tra Coinbase e la SEC è separata dalla battaglia giudiziaria in corso sulle accuse di gestire un exchange non registrato che elenca titoli crittografici non registrati. Entrambi i casi evidenziano la riluttanza della SEC a definire formalmente i titoli crittografici, lasciando il settore nell'incertezza. La causa di Coinbase mira a respingere la precedente disapprovazione della SEC e costringere l'agenzia ad avviare una nuova regolamentazione delle criptovalute o a fornire una motivazione comprovata per la sua posizione.

La SEC ha affrontato esiti contrastanti in cause giudiziarie legate alle criptovalute, subendo sconfitte contro Ripple e Grayscale ma riuscendo in un caso di insider trading che coinvolge un ex dipendente di Coinbase. L'industria osserva da vicino questi sviluppi legali poiché potrebbero influenzare il trattamento degli scambi di criptovalute ai sensi della legge sui titoli statunitense. Il panorama giuridico è dinamico, con la possibilità di ricorsi e di decisioni ribaltate in vista di una potenziale revisione da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti.



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