Ti presentiamo #Qubic. AI Revolution Inevitable

Il viaggio di Aigarth verso una vera singolarità dell'IA

Il primo trilionario sarà un imprenditore dell’intelligenza artificiale. La maggior parte delle persone è d’accordo o in disaccordo con questa previsione e solo una piccola parte vede la terza opzione: a beneficiarne è l’intera umanità. E, cosa non meno importante, l’IA che non appartiene a nessuno/tutti non potrebbe essere facilmente utilizzata in modo improprio. In Qubic stiamo sviluppando una piattaforma in cui l’intelligenza artificiale non sarà affatto vincolata.

Aigarth è l’IA che corre sopra Qubic e mira a realizzare la terza opzione. Il nome è composto da due parole, “AI” che significa “intelligenza artificiale” e “garth” che significa “cortile” o “giardino”.

Come funziona Aigarth?

È un software AI che ottiene le sue informazioni da quasi centinaia di migliaia (il numero è in rapido aumento) di minatori Qubic che stanno creando miliardi di reti neurali artificiali (ANN) con la loro potenza computazionale che dovrebbe comprimere e decomprimere dati casuali. Questo semplice compito, che le ANN stanno cercando di portare a termine, è solo cibo per un'altra ANN creata e gestita da Aigarth. Quest'ultima RNA (o meglio le sue numerose varianti), denominata Teacher, modifica le precedenti RNA affinché svolgano in modo più efficiente il loro compito di compressione-decompressione.

Se qualcuno chiedesse quali metodi utilizza il Maestro per modificare gli “alunni” nessuno saprebbe rispondere (nemmeno il creatore di Aigarth). Poiché il Maestro applica semplici operazioni codificate nei propri neuroni e nelle sinapsi, gli umani non capiscono come funziona tutto ciò, non vediamo la foresta per gli alberi. Perché un approccio così strano? Perché un giorno l'Insegnante verrà incaricato di insegnare ad un'altra ANN per essere più efficiente nell'insegnamento e l'Insegnante 2 farà lo stesso con l'Insegnante 3 e così via. E alla fine potremmo trovarci di fronte a qualcosa chiamato “singolarità”… o “vera intelligenza artificiale”

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