Secondo U.Today, Justin Bons ha suscitato un dibattito affermando che le soluzioni layer-2 non sono efficaci nel ridimensionare le blockchain. Egli ritiene che queste soluzioni non facciano altro che deviare il traffico dalla catena principale, creando concorrenza sulle tariffe. Bons ha inoltre sostenuto che la strategia di limitare la capacità del livello 1 a favore del livello 2 è un approccio fuorviante, nato dalla corruzione. Le blockchain di livello 1, come Ethereum, elaborano le transazioni direttamente sulla catena principale, mentre le soluzioni di livello 2, come Arbitrum, sono progettate per aumentare la velocità delle transazioni e ridurre i costi.

Bons ha anche criticato l'ecosistema Ethereum per essere rimasto stagnante a circa un milione di transazioni al giorno negli ultimi quattro anni. Ha sottolineato che altre blockchain, come Solana (SOL), hanno raggiunto transazioni al secondo più elevate rispetto a Ethereum e a tutte le sue soluzioni layer-2 messe insieme. Bons ritiene che Ethereum abbia raggiunto una situazione di stallo in termini di scalabilità.

In risposta ai commenti di Bons, il CTO di Ripple David Schwartz, uno degli architetti originali dell'XRP Ledger, ha offerto un punto di vista diverso. Schwartz ha sostenuto che la concorrenza tariffaria è vantaggiosa per gli utenti e dannosa solo per coloro che mirano a tassare eccessivamente le transazioni. Ha sottolineato che questa competizione tariffaria è in linea con i principi di decentralizzazione e auto-sovranità promossi dalla tecnologia blockchain, in contrasto con il concetto di intermediari che traggono profitto eccessivo dalle commissioni di transazione.

I commenti di Schwartz suggeriscono che, sebbene Bons consideri le soluzioni di livello 2 inadeguate per una vera scalabilità, la concorrenza che introducono potrebbe stimolare l'innovazione e ridurre i costi per gli utenti finali. Questa discussione evidenzia la tensione in corso nella comunità blockchain riguardo all’approccio più efficace per la scalabilità e le strutture tariffarie incentrate sull’utente.