Secondo U.Today, Charles Hoskinson, il fondatore di Cardano, ha recentemente condiviso le sue opinioni sulla controversia in corso su Ripple e sulla sua risorsa digitale, XRP. La discussione è iniziata quando a Hoskinson è stato chiesto di scusarsi con il team Ripple e la comunità XRP. Ha risposto citando casi in cui i suoi commenti sono stati fraintesi, portando a un esteso controllo pubblico e a molestie, comprese richieste per le sue conseguenze legali basate su accuse di corruzione non provate.

Al centro della questione c’è una teoria del complotto che accusa la SEC di favorire Ethereum rispetto a Ripple. Hoskinson ha negato fermamente queste accuse, descrivendole come speculazioni infondate senza prove concrete. In precedenza aveva sottolineato gli umili inizi di Ethereum con un'offerta iniziale di monete da 18 milioni di dollari, suggerendo che l'indulgenza normativa durante le sue fasi iniziali potrebbe essere stata influenzata da fattori nascosti come relazioni personali e accordi informali.

Nonostante riconosca le differenze normative tra Ethereum e Ripple, Hoskinson ha categoricamente negato l'idea che Ethereum manipoli le azioni della SEC contro Ripple e XRP. Ha sottolineato le aree operative separate delle due entità, affermando che non competono direttamente nello stesso spazio del contratto intelligente.

Vale la pena ricordare che il punto di vista di Hoskinson sulla questione è modellato non solo dal suo ruolo di fondatore di Cardano, ma anche dalla sua passata associazione con Ethereum. Alla fine del 2013, Charles Hoskinson è stato uno dei cinque fondatori originali del team Ethereum insieme a Vitalik Buterin. Tuttavia, nel 2014, Buterin e il team di Ethereum hanno deciso di rimuovere Hoskinson dalla sua posizione all'interno dell'organizzazione.