Secondo U.Today, il Chief Legal Officer di Ripple, Stuart Alderoty, ha smentito le voci di una conferenza preliminare programmata con la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti il ​​16 aprile. Alderoty ha chiarito che la conferenza non avrebbe avuto luogo a causa del CEO di Ripple Brad Garlinghouse e il co-fondatore Chris Larsen vengono prosciolti da tutte le accuse dalla SEC. I due dirigenti furono inizialmente accusati di aver aiutato Ripple a violare la legge sui titoli. La data della conferenza, condivisa da un membro di spicco della comunità XRP, è obsoleta poiché è stata fissata prima che le accuse cadessero a ottobre.

Alderoty ha inoltre affermato che Ripple dovrebbe ora rispondere alla richiesta di sanzioni della SEC entro il 22 aprile. La SEC avrà quindi tempo fino al 6 maggio per rispondere a Ripple. Secondo quanto riferito, il regolatore sta chiedendo a Ripple multe e sanzioni per oltre 2 miliardi di dollari. La SEC ha giustificato questa ingente somma a causa della condotta di Ripple e ritiene che le ingenti multe scoraggeranno ulteriori violazioni delle leggi sui titoli nel settore delle criptovalute.

Garlinghouse ha criticato la richiesta della SEC definendola un'eccessiva portata normativa, mentre Alderoty ha accusato l'agenzia di regolamentazione di aver tentato di intimidire la sua azienda e l'industria in generale. Lee Hepner, consulente legale senior presso l'American Economic Liberties Project, ha suggerito che Ripple si trovasse in una situazione precaria. L'anno scorso, la corte ha stabilito che le vendite di XRP attraverso piattaforme di trading secondarie non costituivano transazioni di titoli. Tuttavia, alcuni analisti ritengono che la SEC tenterà in modo aggressivo di ribaltare questa sentenza.