Secondo CoinDesk, i ministri delle finanze dell'Unione Europea hanno adottato formalmente nuove regole che consentono alle autorità fiscali di condividere i dati sulle partecipazioni in criptovalute dei singoli individui. Il documento sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Queste regole sono state proposte lo scorso anno per impedire che i beni venissero nascosti all'estero utilizzando criptovalute e hanno ricevuto il sostegno unanime degli Stati membri dell'UE, nonostante le discussioni si svolgano per lo più a porte chiuse.
A maggio, un progetto di legge ottenuto da CoinDesk ha rivelato che le regole estendono una legge esistente per coprire un'ampia gamma di asset digitali, tra cui stablecoin, token non fungibili (NFT), token di finanza decentralizzata (DeFi) e proventi dello staking di criptovalute. La legge, nota come Ottava Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa (DAC8), impone alle società di criptovaluta di segnalare le informazioni sulle partecipazioni dei clienti, che saranno automaticamente condivise tra le autorità fiscali. Martedì la Commissione Europea ha dichiarato che le disposizioni del DAC8 sulle criptovalute integrano lo storico regolamento sui mercati in criptovalute (MiCA) recentemente finalizzato e le norme antiriciclaggio ai sensi del regolamento sul trasferimento di fondi (TFR).
La direttiva mira a migliorare la capacità degli Stati membri di individuare e combattere la frode, l’elusione e l’evasione fiscale richiedendo a tutti i fornitori di servizi di cripto-asset con sede nell’UE, indipendentemente dalle loro dimensioni, di segnalare le transazioni dei clienti residenti nell’UE. L’ambito di applicazione delle norme è stato inoltre ampliato per applicarsi agli istituti finanziari per quanto riguarda la moneta elettronica e le valute digitali delle banche centrali (CBDC).