Secondo Cointelegraph, Christine Kim, studiosa di diritto di Harvard e professoressa di diritto alla Yeshiva University, ha pubblicato un documento di ricerca sostenendo la tassazione del metaverso e trattandolo come un laboratorio per sperimentare politiche all'avanguardia. Nel documento intitolato “Taxing the Metaverse”, Kim afferma che il metaverso consente ai partecipanti di creare e costruire ricchezza interamente all’interno del suo ecosistema, che dovrebbe essere regolato dal codice fiscale.

Kim spiega che la capacità del metaverso di registrare tutta l’attività digitale e di monitorare la ricchezza individuale significa che i governi possono monitorare e tassare il reddito immediatamente dopo averlo ricevuto, sconvolgendo potenzialmente lo status quo della legislazione fiscale statunitense. Raccomanda modifiche al modo in cui vengono realizzate le tasse, suggerendo che la tassazione dovrebbe avvenire immediatamente dopo aver ricevuto i guadagni, compresi i guadagni e i redditi non realizzati, anche se rimangono nel metaverso.

L’applicazione della normativa fiscale nel metaverso potrebbe comportare che le singole piattaforme trattengano le imposte per conto degli utenti o, meno preferibilmente, che inviino informazioni fiscali agli utenti che poi archivieranno e pagheranno i propri obblighi fiscali. Kim sostiene inoltre che tassare il metaverso presenta ulteriori opportunità per i legislatori, poiché può essere un laboratorio per sperimentare e simulare scenari che difficilmente si verificheranno mai nel mondo fisico.