Secondo Cointelegraph: Un recente sondaggio di Salesforce indica che i consumatori stanno sperimentando un crescente "gap di fiducia" nei confronti delle aziende che utilizzano l'intelligenza artificiale (AI), con molti che esprimono preoccupazione per il potenziale uso non etico della tecnologia. Il sondaggio, che ha coinvolto oltre 14.000 consumatori e aziende in 25 paesi, ha rilevato che quasi tre quarti dei clienti sono preoccupati per l’uso non etico dell’intelligenza artificiale. Inoltre, oltre il 40% degli intervistati non si fida dell’uso etico dell’intelligenza artificiale da parte delle aziende e quasi il 70% ritiene che sia più importante per le aziende essere affidabili man mano che la tecnologia dell’intelligenza artificiale avanza. L’indagine ha inoltre rivelato che gli intervistati sono diventati meno aperti all’utilizzo dell’intelligenza artificiale rispetto allo scorso anno, con la percentuale di acquirenti e consumatori aziendali disposti a utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare le esperienze che sono scese rispettivamente al 73% e al 51%. Al contrario, un sondaggio separato condotto dalla società di ricerche di mercato Roy Morgan ha rilevato che quasi il 60% dei quasi 1.500 australiani intervistati concorda sul fatto che l’intelligenza artificiale “crea più problemi di quanti ne risolve”. Un intervistato su cinque ritiene inoltre che la tecnologia potrebbe rischiare l'estinzione umana entro il 2043. Nonostante la crescente sfiducia nei confronti dell'intelligenza artificiale, un altro sondaggio ha mostrato che la maggior parte delle persone negli Stati Uniti non ha sentito parlare o non ha utilizzato il chatbot AI più conosciuto, OpenAI. ChatGPT. Un rapporto di Pew Research del 28 agosto ha rilevato che solo il 18% degli oltre 5.000 americani intervistati aveva effettivamente utilizzato ChatGPT, con gli uomini, quelli sotto i 30 anni e quelli con un'istruzione post-laurea che avevano maggiori probabilità di aver mai utilizzato il chatbot.