Il mercato delle criptovalute ha registrato liquidazioni di 4,3 miliardi di R$ in 24 ore dopo un brusco calo.
I timori sull’inflazione negli Stati Uniti hanno fatto crollare il bitcoin, provocando forti liquidazioni nel mercato dei futures.
Il mercato delle criptovalute ha registrato liquidazioni di poco più di 700 milioni di dollari nelle ultime 24 ore. I dati, diffusi dalla piattaforma CoinGlass, indicano che le perdite hanno colpito circa 228mila investitori, danneggiati da una ripresa dell'avversione al rischio nel mercato.
Secondo la società di analisi, la maggior parte delle liquidazioni si sono concentrate in investimenti di tipo lungo, ovvero contratti futures che proiettano per l'asset un valore superiore rispetto al prezzo al momento dell'acquisto del contratto da parte dell'investitore.
Anche i contratti brevi, che comportano proiezioni di ribasso dei prezzi, hanno subito perdite. Le liquidazioni si verificano quando l'attività subisce un calo o un rialzo così significativo che non è più possibile mantenere aperto il contratto. Movimenti bruschi, come quello avvenuto martedì 7 scorso sul mercato delle criptovalute, di solito generano queste situazioni.
Le perdite riflettono una ripresa dell'avversione al rischio da parte degli investitori a causa del crescente timore di un nuovo movimento inflazionistico negli Stati Uniti. Il risultato sarebbe un possibile arresto o rallentamento dell'attuale ciclo di tagli degli interessi nel paese, che avrebbe un impatto principalmente sugli asset rischiosi, come le criptovalute.
La lettura degli investitori è che le misure economiche annunciate dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, in particolare l'imposizione di numerose tariffe sui prodotti importati nel paese, dovrebbero avere un effetto inflazionistico sull'economia. La Federal Reserve ha già segnalato che dovrebbe tagliare i tassi di interesse del paese meno di quanto inizialmente previsto.