Le banche virtuali di Hong Kong puntano all'espansione nel Web3 nonostante le sfide normative

Le banche virtuali di Hong Kong, che detengono solo lo 0,3% degli attivi bancari al dettaglio, stanno esplorando con ambizione lo spazio Web3 nonostante affrontino sfide normative significative. Il legislatore Johnny Ng Kit-chong sta spingendo per un maggiore supporto alle aziende Web3, evidenziando i potenziali benefici per l'ecosistema finanziario di Hong Kong.

Le aziende legate alle criptovalute affrontano ostacoli nell'apertura di conti a causa di regolamentazioni severe, portando alcune imprese a considerare la delocalizzazione. Tuttavia, Ng rimane ottimista, sostenendo la necessità di una strategia governativa chiara per promuovere la crescita del Web3.

La Mox Bank sta già facendo progressi, lanciando ETF crypto e pianificando ulteriori opportunità di investimento digitale. Inoltre, Ng ha proposto l'idea di incorporare Bitcoin nelle riserve finanziarie di Hong Kong come copertura contro l'inflazione. Mentre le banche virtuali di Hong Kong navigano in queste acque regolatorie, i loro sforzi per espandersi nel Web3 potrebbero segnare una nuova era della finanza digitale per la città.

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