#USJoblessClaimsDrop Il mercato del lavoro statunitense continua a mostrare resilienza, come dimostrato da un notevole calo delle richieste di sussidi di disoccupazione. Per la settimana conclusasi il 4 gennaio 2025, le domande di sussidi di disoccupazione iniziali sono scese a 201.000, segnando il livello più basso in quasi un anno.
Questa diminuzione suggerisce che i licenziamenti rimangono minimi e i datori di lavoro stanno mantenendo la loro forza lavoro nonostante le sfide economiche più ampie. La media mobile di quattro settimane delle richieste è scesa anche di 10.250 a 213.000, indicando una tendenza positiva nella stabilità occupazionale.
Tuttavia, è importante notare che il numero totale di individui che ricevono sussidi di disoccupazione è aumentato a 1,87 milioni a fine dicembre. Questo aumento indica che, mentre i licenziamenti iniziali sono bassi, alcuni lavoratori stanno vivendo periodi di disoccupazione più lunghi.
Nel 2024, l'economia statunitense ha aggiunto una media di 180.000 posti di lavoro al mese, un rallentamento rispetto agli anni precedenti ma comunque un segno di creazione di posti di lavoro costante. Il tasso di disoccupazione si attesta al 4,2%, in aumento rispetto a un minimo del 3,4% nel 2023.
La Federal Reserve ha monitorato da vicino questi sviluppi. In risposta all'alta inflazione, la Fed ha aumentato i tassi di interesse più volte nel 2022 e nel 2023, seguita da tre tagli dei tassi nel 2024 man mano che l'inflazione iniziava a stabilizzarsi. Si prevede che i futuri aggiustamenti dei tassi siano cauti, con proiezioni che indicano solo due tagli dei tassi nel 2025.
Inoltre, le offerte di lavoro sono aumentate a 8,1 milioni a novembre, suggerendo una domanda continua di lavoratori e un mercato del lavoro robusto.
In generale, il calo delle richieste di disoccupazione riflette un mercato del lavoro forte con licenziamenti minimi, anche se alcuni lavoratori affrontano periodi prolungati di disoccupazione. L'approccio cauto della Federal Reserve agli aggiustamenti dei tassi di interesse indica un focus sull'equilibrio tra crescita economica e controllo dell'inflazione.