Secondo un rapporto di TechFlow del 8 gennaio, riportato da Cryptonews, un recente studio dell'Università della Pennsylvania ha rivelato che il tasso di possesso di criptovalute tra i sostenitori repubblicani ha raggiunto il 41%, significativamente superiore al 32% dei sostenitori democratici. Lo studio, che è durato due anni, ha interrogato oltre 22.000 americani. La ricerca ha scoperto che il tasso di adozione delle criptovalute è più elevato in stati del sud-est come il Texas, mentre l'interesse è relativamente basso nel nord-est e nel Pacifico nord-occidentale.

Il professor David Reibstein della Wharton School afferma che la preferenza dei sostenitori repubblicani per le criptovalute deriva principalmente dalle loro caratteristiche di decentralizzazione, che si allineano con l'ideale del partito di limitare il potere del governo e promuovere l'autonomia individuale. Dal punto di vista demografico, i millennial di età compresa tra 25 e 44 anni sono il principale gruppo di investitori in criptovalute, seguiti dalla Generazione X e dai giovani baby boomer, con una proporzione di uomini che detengono criptovalute pari al doppio di quella delle donne.

La ricerca ha anche mostrato che il 54% degli intervistati sarebbe disposto a utilizzare criptovalute per acquisti online, ma solo il 7% sarebbe disposto ad accettare criptovalute come pagamento salariale.