L'ex vice presidente della Bank of China, Wang Yongli, ha scritto nel primo numero del 2025 (China Foreign Exchange) un articolo dal titolo "Osservare razionalmente la nuova politica di Trump sul Bitcoin", in cui menziona che il Bitcoin imita altamente l'oro dal punto di vista della "moneta", la cui quantità totale e l'ammontare incrementale stagionale sono completamente stabiliti dal sistema, ed è più rigoroso rispetto all'oro (non è chiaro quanto oro ci sia realmente). La quantità che può essere utilizzata per scambi e transazioni è estremamente limitata, e non può crescere in linea con l'aumento del valore della ricchezza commerciabile, non soddisfacendo così i requisiti essenziali della moneta. Inoltre, il Bitcoin è un asset digitale puramente basato su blockchain, e non un bene fisico naturale; una volta perso il fiducia, può svanire in un nulla di valore, con rischi e pericoli molto superiori a quelli dell'oro.
Con la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali americane, la sua nuova politica sul Bitcoin ha ricevuto ampio interesse e dibattito; è necessario mantenere la calma e osservare e comprendere razionalmente, evitando di commettere errori distruttivi. È difficile per gli Stati Uniti garantire che nuovi Bitcoin possano essere prodotti negli Stati Uniti, e ancor più difficile garantire che appartengano al governo americano. La cosiddetta strategia di riserva nazionale del Bitcoin presenta rischi e incertezze, sia che si tratti di riserve strategiche del governo (finanze) che di riserve strategiche della Federal Reserve (banca centrale) in quanto dollaro.