BIT Mining ha acquisito in Etiopia impianti elettrici da 51 megawatt e quasi 18.000 macchine per il mining di Bitcoin attraverso una transazione del valore di 14 milioni di dollari. Poiché i costi energetici in Etiopia sono circa il 70% più bassi rispetto agli Stati Uniti, l'azienda è riuscita a trasferire macchine di mining obsolete dagli Stati Uniti per un utilizzo locale, prolungando la vita utile delle macchine di circa due anni.
Si segnala che le abbondanti risorse idroelettriche dell'Etiopia (in parte provenienti da progetti finanziati dalla Cina, come la Grande Diga della Rinascita Etiope) e il supporto del governo per il mining di Bitcoin offrono a BIT Mining un'opportunità unica. Attualmente, l'Etiopia contribuisce con l'1,5% della potenza di calcolo della rete Bitcoin, paragonabile a quella della Norvegia. Nonostante le turbolenze sociali, BIT Mining ha scelto di acquistare impianti esistenti anziché costruirne di nuovi, per ridurre i rischi potenziali. (CoinDesk)