Se questo è il padre dei poveri che si indebita più di 8mila miliardi in 14 mesi quando viaggia, prende roulotte alloggiando negli alberghi dei miliardari, non voglio sapere chi sia il padre dei ricchi
osobrall
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Rialzista
Recentemente sono emerse notizie secondo cui l'Agenzia delle Entrate Federale sta intensificando il controllo delle transazioni effettuate tramite PIX sugli scambi di criptovalute, come Binance, oltre a rafforzare l'obbligo di dichiarare questi beni nell'imposta sul reddito.
Di seguito, chiarisco queste domande sulla base di informazioni ufficiali e aggiornate.
Supervisione delle transazioni tramite PIX sugli scambi di criptovaluta:
Dal 2025, l'IRS amplierà il proprio monitoraggio per includere le transazioni effettuate tramite istituti di pagamento, come banche digitali e portafogli virtuali, spesso utilizzati dagli scambi di criptovaluta.
In precedenza, l’attenzione era rivolta alle operazioni effettuate dalle banche tradizionali; ora la supervisione riguarderà anche piattaforme come Binance, Bitget e Mercado Bitcoin.
Dichiarazione delle criptovalute sull'imposta sul reddito:
L'Agenzia delle Entrate federale richiede che tutte le transazioni con criptoasset siano segnalate, indipendentemente dal fatto che siano effettuate su borse nazionali o estere.
Inoltre, il possesso di criptoattivi deve essere dichiarato nel modulo “Beni e diritti” dell'Imposta sui Redditi. Le criptovalute acquistate per più di R$ 5.000 che non sono state vendute e che erano in possesso del dichiarante fino al 31 dicembre 2023 non sono tassate, ma devono essere incluse nella dichiarazione.
Sanzioni per omissione o dichiarazione errata:
L'omissione o la dichiarazione errata delle risorse crittografiche può comportare sanzioni. Nel 2024, le entrate federali hanno identificato più di 25mila individui che possedevano $BTC e non hanno dichiarato questi beni nella dichiarazione delle imposte sul reddito del 2023, per un totale di oltre 1 miliardo di R$.