E' una bugia, le dichiarazioni si fanno una volta all'anno, non c'è nulla di paragonabile al fatto di doversi presentare sempre l'ultimo giorno del mese, cosa che i disoccupati vogliono per paura.
osobrall
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Rialzista
Recentemente sono emerse notizie secondo cui l'Agenzia delle Entrate Federale sta intensificando il controllo delle transazioni effettuate tramite PIX sugli scambi di criptovalute, come Binance, oltre a rafforzare l'obbligo di dichiarare questi beni nell'imposta sul reddito.
Di seguito, chiarisco queste domande sulla base di informazioni ufficiali e aggiornate.
Supervisione delle transazioni tramite PIX sugli scambi di criptovaluta:
Dal 2025, l'IRS amplierà il proprio monitoraggio per includere le transazioni effettuate tramite istituti di pagamento, come banche digitali e portafogli virtuali, spesso utilizzati dagli scambi di criptovaluta.
In precedenza, l’attenzione era rivolta alle operazioni effettuate dalle banche tradizionali; ora la supervisione riguarderà anche piattaforme come Binance, Bitget e Mercado Bitcoin.
Dichiarazione delle criptovalute sull'imposta sul reddito:
L'Agenzia delle Entrate federale richiede che tutte le transazioni con criptoasset siano segnalate, indipendentemente dal fatto che siano effettuate su borse nazionali o estere.
Inoltre, il possesso di criptoattivi deve essere dichiarato nel modulo “Beni e diritti” dell'Imposta sui Redditi. Le criptovalute acquistate per più di R$ 5.000 che non sono state vendute e che erano in possesso del dichiarante fino al 31 dicembre 2023 non sono tassate, ma devono essere incluse nella dichiarazione.
Sanzioni per omissione o dichiarazione errata:
L'omissione o la dichiarazione errata delle risorse crittografiche può comportare sanzioni. Nel 2024, le entrate federali hanno identificato più di 25mila individui che possedevano $BTC e non hanno dichiarato questi beni nella dichiarazione delle imposte sul reddito del 2023, per un totale di oltre 1 miliardo di R$.