CoinVoice ha recentemente appreso che Ryan Chow, cofondatore del progetto BTCFi Solv Protocol, ha dichiarato: 'Dopo aver vissuto un'intera giornata di attacchi infondati da parte dell'opinione pubblica, con accuse di '1.800 RUG', 'accordi riservati', oggi Solv ha subito accuse ancora più assurde. Queste accuse sono tutte rivolte ai problemi fondamentali della sicurezza degli asset, ma si basano su errori e contraddizioni, cercando di ingannare il pubblico attraverso la confusione. A tal proposito, abbiamo deciso di rispondere direttamente, smontando queste affermazioni false con i fatti.'

In risposta all'accusa di Hans, cofondatore di Nubit, riguardo all'appropriazione indebita del BTC sottostante di SolvBTC.BBN, Chow ha sottolineato che la transazione citata dal mempool è in realtà una normale operazione di SolvBTC.CORE. Secondo il meccanismo del progetto, SolvBTC.CORE deve ri-stakeare il BTC su un nuovo indirizzo script ogni quindici giorni; l'ultima operazione di staking è avvenuta il 19 dicembre, il prelievo è stato effettuato il 2 gennaio e ri-stakeato, motivo per cui è stato aggiornato l'indirizzo su DeFiLlama.

Inoltre, riguardo ai dubbi sul calo del TVL di SolvBTC.BBN durante il periodo di Babylon Cap3, Chow ha dichiarato che ciò è dovuto all'attivazione del normale meccanismo di rimborso del progetto, che riflette la liquidità e la flessibilità del prodotto. Allo stesso tempo, ha anche smentito le speculazioni di mercato riguardo ai 'tre fiori BTC', ovvero l'affermazione che lo stesso BTC venga conteggiato tre volte nel TVL.

Chow sottolinea che, essendo un progetto approfondito da quattro anni, Solv ha subito un attacco ben pianificato in un periodo sensibile in vista del TGE (Generazione Iniziale di Token), fornendo prove sufficienti on-chain e documentazione tecnica a supporto, invitando il mercato e gli utenti a formarsi un'opinione autonoma. [Link originale]