Recentemente ho esaminato alcuni articoli relativi allo sviluppo del paese, che evidenziano tendenze globali significative. Storicamente, dopo la seconda guerra mondiale, il PIL totale dell’Europa (aggiungendo 28 paesi) rappresentava solo il 45% del PIL degli Stati Uniti. Tuttavia, nel 1980, questa percentuale è cresciuta fino al 77%. Nel 2000, l’Europa ha raggiunto la parità con gli Stati Uniti, e nel 2008 ha raggiunto il suo punto più alto, raggiungendo il 112% del PIL statunitense. Da allora, però, l’Europa ha cominciato a rimanere indietro, e oggi il suo Pil complessivo (incluso il Regno Unito) è tornato a circa il 75% del Pil statunitense, simile al livello del 1980.
Ciò è dovuto principalmente a due motivi:
1. Restrizioni politiche statunitensi: attraverso varie strategie politiche, gli Stati Uniti hanno limitato lo sviluppo dell’Europa.
2. Progresso della tecnologia Internet negli USA: dal 2009 gli USA sono entrati pienamente nell'era della tecnologia e di Internet, mentre l'Europa è rimasta indietro. Fino ad oggi praticamente non utilizziamo prodotti globali originari dell'Europa nell'ambito di Internet, mentre la maggior parte degli strumenti e delle piattaforme che utilizziamo provengono dagli Stati Uniti
Allora abbiamo raggiunto una nuova era. Negli ultimi tre anni abbiamo assistito a un’esplosione nel campo dell’intelligenza artificiale, da ChatGPT ai chip e ai semiconduttori. In tutti questi aspetti l’Europa è rimasta indietro. Gli Stati Uniti hanno notevolmente ampliato il proprio vantaggio sull’Europa, sia nella tecnologia che nella finanza.
Tutti i prodotti legati all’intelligenza artificiale che utilizziamo attualmente sono sviluppati negli Stati Uniti, senza alcuna partecipazione rilevante da parte dell’Europa. Questo divario si riflette anche sui mercati azionari, dove gli Stati Uniti si sono allontanati ancora di più dall’Europa.