L'idea che una banca centrale possa detenere bitcoin può sembrare fantascienza per alcuni, ma in Svizzera, questa prospettiva sta gradualmente diventando una realtà. Infatti, il paese sta considerando una modifica della sua Costituzione federale per consentire alla Banca Nazionale Svizzera (BNS) di integrare il bitcoin nelle sue riserve, insieme all'oro. Questa iniziativa, sostenuta da un gruppo di sostenitori delle criptovalute, riflette un desiderio di posizionare la Svizzera all'interno di una dinamica finanziaria moderna e lungimirante.

Verso un'adozione costituzionale del bitcoin

Il 31 dicembre 2023, la Cancelleria Federale Svizzera ha ufficialmente registrato una proposta volta a modificare l'Articolo 99 della Costituzione Federale. Questa iniziativa stabilisce che la Banca Nazionale Svizzera (BNS) dovrebbe includere il bitcoin nelle sue riserve monetarie, insieme all'oro. Secondo i sostenitori di questa idea, questo cambiamento rappresenterebbe un passo decisivo verso una maggiore sovranità finanziaria per la Svizzera. Giw Zanganeh, Vice Presidente di Tether e uno degli istigatori della proposta, ha dichiarato il 31 dicembre 2024, sui social media X (ex Twitter), che questa iniziativa riflette la visione di una “Svizzera finanziariamente sovrana e responsabile”. Yves Bennaïm, fondatore del think tank 2B4CH, ha anche affermato che il progetto simboleggia una nuova era per l'economia svizzera.

Affinché questa proposta raggiunga la fase del referendum, i promotori devono raccogliere 100.000 firme entro giugno 2026, che corrispondono a circa l'1,12 % della popolazione svizzera stimata in 8,92 milioni di abitanti. Questo passo chiave fa parte di un processo democratico volto a consentire un dibattito pubblico approfondito. Yves Bennaïm ha spiegato che ora ci sono le condizioni per portare questa iniziativa all'attenzione dei cittadini. “Aspettavamo il momento giusto e tutto oggi converge per sottoporre questa idea al dibattito pubblico,” ha confidato. Mentre il bitcoin è ancora percepito da alcuni come un asset volatile, questo approccio solleva questioni sull'integrazione delle criptovalute nelle strategie delle istituzioni finanziarie tradizionali. In Svizzera, questa iniziativa potrebbe aprire la strada a una ridefinizione del ruolo delle riserve monetarie e delle tecnologie emergenti nella finanza pubblica.

Una Dinamica Internazionale e Implicazioni Locali

Le istituzioni svizzere non sono unanimi su questa proposta. Il Presidente della Banca Nazionale Svizzera (BNS), Martin Schlegel, ha espresso riserve sull'integrazione del bitcoin. Secondo lui, l'uso del bitcoin come mezzo di pagamento rimane problematico, soprattutto a causa dell'“enorme quantità di energia” richiesta per garantire la rete. Queste critiche sollevano preoccupazioni significative sulla sostenibilità ecologica ed energetica di questo progetto, in un contesto in cui la sostenibilità è diventata una questione centrale delle politiche economiche.

Mentre la Svizzera contempla questo approccio, altri paesi stanno anche esplorando percorsi simili. Infatti, negli Stati Uniti, un disegno di legge potrebbe autorizzare il Tesoro a includere il bitcoin nelle sue riserve nazionali. Stanno emergendo discussioni in Polonia e Brasile riguardo alla creazione di riserve di criptovalute, riflettendo un crescente interesse per questi asset. In Svizzera, la città di Lugano si distingue già come un esempio concreto di adozione delle criptovalute. Con oltre 260 commercianti che accettano bitcoin, Lugano dimostra come questa tecnologia possa integrarsi pragmaticamente nell'economia locale, offrendo un modello che potrebbe ispirare altre regioni.

Tuttavia, le scommesse di questa iniziativa superano di gran lunga i confini svizzeri. Se la Svizzera includesse ufficialmente il bitcoin nelle sue riserve, potrebbe rafforzare la sua immagine di pioniere nell'innovazione finanziaria e provocare un'ondata di adozioni simili in altri paesi. Tuttavia, questa decisione solleva la domanda: può davvero stabilizzare e diversificare le riserve finanziarie nazionali, o introdurrà una volatilità che potrebbe minare le politiche economiche? Il dibattito rimane aperto, ma una cosa è certa: la Svizzera, fedele alla sua tradizione di audacia finanziaria, è pronta a scrivere un nuovo capitolo nella storia delle criptovalute.

Se avrà successo, questa proposta potrebbe trasformare profondamente le relazioni tra stati e criptovalute, ridefinendo il loro ruolo nelle strategie economiche nazionali. Attraverso il suo impegno su questo percorso, la Svizzera rafforzerebbe il suo status di leader globale nell'innovazione finanziaria e nell'adozione istituzionale delle criptovalute. Questo ambizioso progetto, sebbene ancora incerto, genera già interesse internazionale e potrebbe ispirare altre nazioni a seguire il suo esempio. Mentre il dibattito continua, la Svizzera, un piccolo paese nel cuore dell'Europa, potrebbe dimostrare ancora una volta che le grandi idee non hanno confini.

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