L'autorità cinese di regolamentazione dei cambi ha emanato norme che impongono alle banche di monitorare e segnalare le transazioni rischiose che coinvolgono criptovalute. Queste regole potrebbero rendere difficile per i cittadini cinesi l’acquisto di risorse digitali. Le banche effettueranno il monitoraggio in base all'identità, alla fonte dei fondi e alla frequenza delle transazioni. L'avvocato Liu Zhengyao ha affermato che queste regole creeranno una nuova base per punire il trading di criptovalute. Pur mantenendo la sua posizione anti-criptovaluta, la Cina possiede Bitcoin per un valore di 18 miliardi di dollari. Cosa ne pensi di questa situazione contraddittoria? Aspettiamo i vostri commenti.